Aumentano i risparmi, calano i debiti
BELLUNO. Il debito è stato dimezzato, continua il trend positivo sui risparmi della gestione e Bim Gsp investe sul territorio per ammodernare le reti degli acquedotti, delle fognature e i depuratori. Sono positivi i dati dei primi sei mesi dell’anno, che sono stati illustrati ieri pomeriggio all’assemblea dei soci dall’amministratore unico della società Giuseppe Vignato.
Bim Gsp ha chiuso il primo semestre dell’anno con un utile netto di 2,8 milioni di euro, risultato che porta il patrimonio della società ad oltre 25 milioni di euro. E scendono i debiti: al 30 giugno erano pari a 45 milioni, ma la prospettiva è di arrivare a 43 alla fine dell’anno. Quando Giuseppe Vignato è stato scelto per guidare Gsp fuori dalle sabbie mobili in cui era invischiata, nel 2013, la società aveva 87 milioni di euro di debiti. Ma quando la situazione è esplosa la società ne aveva quasi 90.
Grazie alle operazioni fatte dall’amministratore unico il debito è stato praticamente dimezzato. Merito, anche, dei risparmi sulla gestione. Tre milioni e mezzo di euro, in tre anni, con l’ultimo mezzo milione che si è aggiunto al conto con la chiusura del bilancio semestrale. I principali risparmi sono stati ottenuti nelle spese per acquisiti di materiali e servizi: «A fare la differenza sono state la possibilità di attingere alle centrali di acquisto attivate dallo Stato, accessibili ora a tutta la pubblica amministrazione (spa pubbliche comprese), ma anche la continua riduzione offerta dai fornitori nelle gare per spese correnti e lavori», ha continuato Vignato. In calo anche il costo dell’energia elettrica, grazie ad una gara di acquisto con il consorzio di gestori idrici veneti Viveracqua e all’efficientamento di vari impianti obsoleti, come pure gli oneri finanziari, in conseguenza della riduzione dei debiti bancari.
Bim Gsp aderisce al Consorzio Viveracqua, che raggruppa i quattordici gestori veneti del servizio idrico integrato, e proprio questa condizione permette alla società bellunese di usufruire di una serie di agevolazioni per esempio sulle gare, che vengono fatte in maniera comune. Ieri c’era anche il presidente del Consorzio Fabio Trolese all’assemblea dei soci di Bim Gsp, il quale ha ricordato come Viveracqua abbia in programma 516 milioni di euro di investimenti in Veneto nel triennio 2016/2019. Trenta di questi milioni li investirà Bim Gsp nel Bellunese, per interventi sulla rete. Nei primi sei mesi dell’anno Gsp ha realizzato investimenti sul territorio pari a due milioni e mezzo di euro.
Ammonta invece ad oltre 4 milioni di euro la cassa generata, prodotta dal buon andamento degli incassi (che supera il 98% delle bollette emesse) e dal continuo contenimento delle spese. È stata utilizzata principalmente per abbattere di altri 3 milioni i vecchi debiti con i Comuni, scesi ora a quota 5 milioni. La prospettiva è di chiudere i conti con gli enti locali entro i primi due o tre mesi al massimo del 2017. E questa partita debitoria sarà dunque archiviata per Bim Gsp.
Gli utili netti del primo semestre 2016 sono pari a 2,8 milioni di euro. Il fatturato è in linea con il 2015: si attesta a 12,5 milioni di euro, a cui vanno aggiunti 1,5 milioni di euro di addizionale per il recupero del vecchio credito.
Per quanto riguarda la tariffa, infine, nel 2017 sarà aumentata (come ha approvato il consiglio di bacino pochi giorni fa), ma «il 70% della stessa viene investita per interventi sul territorio», ha concluso Vignato, ricordando che nei prossimi tre anni saranno investiti trenta milioni di euro nel Bellunese (e la tariffa deve sostenere interamente il piano).
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