Aumentati i depositi bancari nonostante la recessione

BELLUNO. Aumentano dell’8,3% i depositi bancari delle famiglie. L’87% dei depositi bancari, nel 2012, viene dai risparmi dei bellunesi, mentre il 9,2% riguarda le aziende. È anche questo uno dei...

BELLUNO. Aumentano dell’8,3% i depositi bancari delle famiglie. L’87% dei depositi bancari, nel 2012, viene dai risparmi dei bellunesi, mentre il 9,2% riguarda le aziende.

È anche questo uno dei segnali significativi della crisi economica in provincia di Belluno, come emerso ieri dall’analisi di Paola Menazza del centro statistica camerale. «Le banche nel 2012 hanno erogato 4.169 milioni di euro, il 3,7% in meno rispetto all’anno precedente, mentre hanno raccolto 4.117 milioni di euro. Calano anche i crediti alle imprese (-6,7%)».

Dall’analisi emerge inoltre un aumento dei protesti (+54 sul 2011) e un calo degli importi (-865.323 euro) «Ciò significa che a cittadini e imprese manca sempre di più la liquidità necessaria per far fronte ai debiti cambiari, il cui importo medio è irrisorio (da 3.086 euro a 1.765)», ha detto Menazza.

Resta poi il gap della provincia nel settore infrastrutture, il cui valore, specie per la ferrovia, è il più basso in assoluto. Un altro dato interessante è relativo alla scolarizzazione: soltanto il 7,8% dei bellunesi è laureato, contro il 10,4% veneto, segno di una richiesta di manodopera di basso livello da parte delle imprese. (p.d.a.)

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