“Auronzo d’inverno” Un’estate al massimo

AURONZO. Cresce la voglia di fun bob; e così la società “Auronzo d'Inverno”, che gestisce gli impianti di risalita di monte Agudo, segna un fatturato estivo da record (che pesa per il 40/50% su...
Di Stefano Vietina

AURONZO. Cresce la voglia di fun bob; e così la società “Auronzo d'Inverno”, che gestisce gli impianti di risalita di monte Agudo, segna un fatturato estivo da record (che pesa per il 40/50% su quello complessivo).

«L’estate 2015 è stata molto positiva per il nostro comprensorio», sottolinea Fabio Da Vià, presidente della società, «e, per la prima volta nella storia, gli incassi generati dall’impiantistica (seggiovie Taiarezze-Malòn e Malòn-monte Agudo più fun bob, ndr) hanno superato quota 400.000 euro».

Più precisamente, nei mesi di giugno, luglio, agosto e settembre, sono stati incassati 416.103 euro, con un incremento del 51,3% sul 2014.

«Peraltro», prosegue Da Vià, «per ragioni climatiche è più giusto raffrontare l’ultima estate, piuttosto che con quella scorsa, con quelle degli anni precedenti. Il 2012 e il 2013 sono stati infatti anni molto positivi dal punto di vista meteorologico, tanto che gli impianti erano rimasti chiusi causa pioggia solo per una giornata (quest’anno un giorno e mezzo, ndr). Ecco, gli incassi sono aumentati rispettivamente del 20,2% sul 2013 e del 19,8% sul 2012; per entrambe le stagioni si erano attestati sulla bella cifra di 347.000 euro».

Una crescita dovuta, quindi, non solo al bel tempo...

« No, vanno considerati anche un aumento dei prezzi, già applicato nel 2014, e che incide per circa l’8%, e poi i tanti eventi proposti quest’anno dalla località, che di riflesso generano un importante indotto economico per tutte le attività; infine le azioni di marketing, meno sporadiche e meglio programmate rispetto a un tempo, pur mantenendo invariato il budget a disposizione».

Secondo Da Vià anche l’immagine del comprensorio è stata maggiormente curata, a partire dalla pulizia dell’area prospiciente ai parcheggi, per proseguire con una nuova e coordinata cartellonistica stradale e finire con lo sfalcio di tutte le piste, grazie all’acquisto del macchinario “Robogreen”. Il quadro generale, insomma, vede “Auronzo d’Inverno” particolarmente soddisfatta dell’attività, anche se «non si può comunque dimenticare che il nostro comprensorio», evidenzia il presidente, «necessita di costanti investimenti per mantenere alta la competitività e che sarebbe fondamentale rinnovare l’offerta aumentando le attrattive e, conseguentemente, le possibilità di divertimento per il turista anche d’estate».

Quindi Da Vià non si accontenta dei risultati raggiunti, ma rilancia; con la speranza che già dal prossimo inverno possa riaprire il rifugio “Al Cacciatore” in località Malòn, «la cui chiusura ha costituito l’unica nota dolente dell’estate».

Intanto si allarga l'orizzonte geografico da cui provengono i turisti, non più solo dal Triveneto, ma da tutta Italia, anche grazie alle varie manifestazioni organizzate dal Consorzio turistico Tre Cime ed al ritiro della Lazio che offre anche una vetrina mediatica importante. Interessante anche l'incremento dei turisti di lingua tedesca, degli olandesi e degli scandinavi, «grazie anche alla promozione che prevedeva un coupon per una discesa gratuita con il fun bob a chi acquistava un biglietto per la strada delle Tre Cime. Un modo intelligente», chiude Da Vià, «per far transitare da Auronzo molti di coloro che raggiungono Misurina dalla Pusteria».

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