Auronzo: fa volare il drone mentre l’elisoccorso sta atterrando in piazzola. Beccato e segnalato dalla Finanza
Le stazioni del soccorso alpino delle Fiamme gialle si sono mosse durante l’emergenza di un intervento in montagna
AURONZO. Fa volare il drone durante le operazioni dell’elisoccorso del Suem, alla base Hems del rifugio Auronzo. La guardia di Finanza ha fermato e segnalato all’Enac, il possessore del velivolo “non identificato”: tra l’altro privo della necessaria registrazione e del codice identificativo QR, dell’assicurazione e dell’abilitazione rilasciata dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, come prevedono le norme.Un uso pericoloso del drone, senza autorizzazioni di sorta, che avrebbe potuto creare non pochi problemi all’eli di soccorso: di qui la denuncia all’Enac che è competente per emettere le sanzioni relative. Dalle ricostruzioni effettuate dalla Finanza, l’eliambulanza si trovava in fase di atterraggio alla piazzola nei pressi del rifugio Auronzo, quando nello stesso momento nei dintorni veniva fatto girare lo strumento autopilotato.
E’ questo uno degli interventi più rilevanti tra quelli effettuati dalle stazioni del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Cortina ed Auronzo durante la stagione estiva (effettuato anche un servizio di pronto intervento presso il comprensorio delle Tre Cime – Misurina in coordinamento con la stazione del Cnsas e con il Suem). Nell’area caratterizzata da un elevato afflusso turistico sono stati effettuati fino ad ora 26 interventi di soccorso, di cui 11 in supporto agli elicotteri del Suem. I finanzieri Sagf svolgono contestualmente anche attività di vigilanza e controllo del territorio negli specifici settori di servizio fornendo, altresì, indicazioni e consigli utili agli escursionisti circa i comportamenti corretti e le precauzioni da adottare in montagna. E’ in questo contesto che è stata rilevata in diverse occasioni la presenza in volo di droni, pilotati da utenti non professionisti per puro svago e divertimento, in violazione delle norme disciplinanti lo specifico settore. «Tali apparecchi, infatti» spiegano le Fiamme Gialle «anche se di categoria mini o midi e di dimensioni relativamente piccole, se utilizzati in maniera incauta e senza un’adeguata conoscenza della normativa di riferimento possono potenzialmente causare gravi danni ad altri aeromobili in volo mettendo in pericolo la sicurezza e l’incolumità delle persone».
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