Lago di Santa Caterina invaso dalla ghiaia, vertice in prefettura
L’amministrazione comunale di Auronzo lancia l’allarme per l’accumulo di ghiaia che ha raggiunto livelli record, minacciando la sicurezza e l'immagine turistica del paese
Il lago di Auronzo preoccupa e non poco l’amministrazione comunale. Il quantitativo di ghiaia che da tempo soffoca il bacino idrico del paese delle Tre Cime ha infatti raggiunto livelli da record.
Le stime parlano di poco meno di 50 mila metri cubi di materiale, numeri mai raggiunti in passato nonostante i danni causati dal passaggio della tempesta Vaia.
Proprio Vaia rappresenta la base di partenza di una vicenda che oggi sembra aver raggiunto invece un punto di non ritorno.
Il caso
Per questo motivo l’amministrazione comunale ha lanciato un grido d’allarme, recepito nei giorni scorsi dal prefetto di Belluno, Antonello Roccoberton, con tanto di vertice dedicato alla delicata e complessa vicenda del lago di Santa Caterina.
«È da tempo che cerchiamo di interloquire con enti, sia pubblici che privati, aventi tutti competenza in tema di dissesto idrogeologico», ha spiegato il sindaco di Auronzo Dario Vecellio Galeno. Proprio la complessità, storica, del territorio auronzano in materia idrogeologica è alla base del problema che per essere risolto richiede l’intervento, congiunto ma soprattutto deciso, da parte di più organi istituzionali.
«Il Comune di Auronzo», aggiunge Vecellio Galeno, «non ha competenze, non solo in materia di dissesto idrogeologico ma anche nella gestione del materiale presente sia in alveo, e qui parliamo del torrente Ansiei, che nel lago. Di competenza comunale è garantire la sicurezza e l’incolumità dei suoi cittadini, sorvegliando e salvaguardando i ponti».
Il vertice con il prefetto
Le parziali o in alcuni casi mancate risposte da parte degli enti preposti ad intervenire avevano indotto nel recente passato il primo cittadino di Auronzo a chiedere aiuto al prefetto di Belluno.
«L’obiettivo è quello di evitare che il desolante spettacolo che sta offrendo il lago in questo periodo non abbia a ripetersi nei mesi a venire, soprattutto in vista della stagione estiva nel corso della quale il lago riveste un ruolo determinante, sia per l’immagine turistica del paese che per il ruolo che ricopre nell’organizzazione di eventi internazionali, uno su tutti le gare di canoa».
Una corsa contro il tempo, dunque, che per il momento, stando al resoconto della riunione tenutasi in Prefettura, non lascia dormire sonni tranquilli.
Oltre ai rappresentanti del Comune di Auronzo, alla riunione in Prefettura hanno partecipato la Direzione difesa del suolo e della costa della Regione Veneto, l’Arpav provinciale, la direzione generale dell’ente Provincia ed Enel Greepower.
«Soluzioni definitive non sono emerse, seppure vi sia la volontà di collaborare, sia nel breve periodo per ripristinare la fruibilità turistica e sportiva del lago, sia nel lungo periodo con azioni che possano limitare e minimizzare gli apporti di materiale proveniente dall’alveo dell’Ansiei», ha rivelato il primo cittadino auronzano, che contestualmente ha annunciato come: «L’amministrazione comunale continuerà a fare la propria parte, convinta che la situazione dell’Ansiei e dei suoi affluenti (su tutti il Giralba) sia, almeno a livello provinciale, tra le più complesse, difficili da gestire e, per questi motivi, meritevole di attenzione costante».
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