Auronzo, lo stadio del ghiaccio non è conforme: «Resta chiuso»
La sindaca Pais Becher preoccupata per l’impianto di raffreddamento ormai corroso: «La fuoriuscita di ammoniaca ci vedrebbe costretti a evacuare mezzo paese». Commissionato uno studio per la demolizione e la realizzazione di un nuovo stadio, con copertura dei campi da tennis
AURONZO. Lo stadio del ghiaccio di Auronzo è tutto da rifare e l’amministrazione comunale spera che il nuovo impianto venga realizzato per le prossime Olimpiadi di Cortina. L’impianto di raffreddamento, infatti, uno degli unici che ancora funziona esclusivamente ad ammoniaca, “non è conforme”, come ha certificato una ditta del settore, che ha prodotto uno studio di ben 80 pagine.
«Una buona parte dei tubi sono pesantemente ammalorati: dall’esame visivo effettuato si è rilevato che le tubazioni di mandata in prossimità dell’ingresso alla pista sono interessate da un avanzato stato di corrosione diffusa. Nella consapevolezza che una perdita di ammoniaca dallo stesso comporterebbe l’evacuazione di mezzo paese, si informa che lo stesso rimarrà chiuso al momento»: parole del sindaco Tatiana Pais Becher.
La Giunta Comunale ha vagliato quali possano essere le plausibili soluzioni: dalla sostituzione dell’intera piastra di raffreddamento alla demolizione dell’impianto stesso e la sua ricostruzione. Dopo aver esposto la problematica alla Regione Veneto, al Coni e al Ministro dello Sviluppo Economico, laè stata inserito nel bilancio 2021 una somma da destinare all’affidamento di un incarico a un professionista per la realizzazione di uno studio di fattibilità di un nuovo impianto, che preveda, oltre allo stadio del ghiaccio, la copertura dei campi di tennis e la realizzazione di un centro benessere.
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