Auronzo, poker Texas al bar: sette denunce

Blitz dei carabinieri nel locale. Coinvolti anche il gestore e la barista
AURONZO. Torneo di poker texas hold'em con denuncia per gioco d'azzardo. E' accaduto in un bar di Auronzo dove i carabinieri della stazione hanno denunciato cinque clienti trovati al tavolo «verde», il gestore e la barista, questi ultimi per agevolazione. In tutto, sette persone. I carabinieri sono entrati in azione nella notte tra sabato e domenica nell'ambito di una attività di controllo dei pubblici esercizi che è in atto da parte della Compagnia carabinieri di Cortina un po' in tutta la zona di competenza. L'Arma ha sorpreso cinque giocatori d'azzardo all'interno del bar del paese: tutti del posto, di età compresa fra i 31 e i 58 anni, i cinque al momento del controllo erano nel pieno di un partita di "Poker texas hold'em", gioco ormai molto in voga. Da quanto accertato dai carabinieri, si trattava di una sorta di torneo organizzato: si pagava una quota di 30 o 40 euro di partecipazione e, in caso di vincita si ottenevano delle consumazioni premio dalle 50 alle 100 euro. Il problema che ha fatto scatenare la denuncia, è che trattandosi di gioco d'azzardo comunque (anche se in palio sono previste consumazioni e non denaro), questo tipo di attività può essere organizzati solamente in locail che abbiano un'autorizzazione. E, sempre secondo gli accertamenti dei militari auronzani, il bar del paese in questione l'autorizzazione non l'aveva. Sono scattate così le denunce (a piede libero): ai cinque clienti sorpresi al tavolo, i carabinieri hanno contestato la partecipazione al gioco d'azzardo (l'articolo 720 del codice penale che prevede, tra l'altro, l'arresto fino a sei mesi o un'ammenda fino a 516). Nel mirino anche il gestore del bar e la barista, seppure con diverse posizioni. Il titolare del bar dovrà rispondere del fatto di aver consentito ed agevolato il gioco d'azzardo con l'aggravante specifica di averlo fatto all'interno di un pubblico esercizio. Anche la giovane barista risponderà dello stesso reato per aver agevolato il gioco che, se non in sale autorizzate, costituisce reato sia per chi ne prende parte sia per chi le organizza o agevola in qualsiasi modo. Per la legge a poco serve l'escamotage di prevedere vincite in consumazioni o di altro genere, piuttosto che premi in denaro: la normativa infatti vieta lo svolgimento di tali attività al di fuori dei luoghi autorizzati. (cri.co.)

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