Auto distrutta dal fuoco «Ma io non ho nemici»
ALPAGO. C’è puzza di bruciato? «Io non ho nemici». La proprietaria della Volkswagen Touran carbonizzata nella notte tra lunedì e martedì a Cornei, è stata sentita dalla Squadra mobile della questura, che sta indagando su delega della procura della Repubblica. La donna ha spiegato agli investigatori di non avere sospetti su chi potrebbe essere il colpevole. Francese di origine e alpagota di adozione, garantisce di non avere nemici. Nessuno che le voglia male, nemmeno tra i colleghi di lavoro di un’importante industria della provincia. Se poi qualcuno avesse dei sospetti sull’ex marito, è meglio che se li tolga dalla testa, perché i rapporti sono molto cordiali.
Era tardi, ma quella notte stava leggendo un romanzo, quando ha sentito delle preoccupanti esplosioni che provenivano dal cortile della sua abitazione di via Cansiglio. Erano alcune parti dell’auto investite dalle fiamme e inesorabilmente scoppiate, ma questo non poteva ancora saperlo. Quando la donna si è affacciata alla finestra, ha visto la sua monovolume che bruciava e la tempestività della chiamata al 115 dei vigili del fuoco non è bastata a salvare qualcosa. C’è rimasta soltanto la carcassa abbrustolita e ci può essere lavoro solo per lo sfasciacarrozze, non per il carrozziere.
I pompieri che hanno domato l’incendio hanno lasciato strada ai poliziotti, che già durante le prime indagini si sono accorti che per terra c’era un accendino bic di colore rosso.Trasparente, si carica a gas liquido e potrebbe essere stato usato per appiccare il fuoco. Non è stato rinvenuto, invece, un accelerante: nessuna sostanza, a partire dalla diavolina, che possa avere aiutato le fiamme a svilupparsi. Quello che si sta cercando di capire, tra la questura e la procura, è se su questo piccolo aggeggio siano rimaste stampate le impronte digitali del piromane oppure no. Perché è vero che il fascicolo è stato aperto per incendio doloso, ma può anche darsi che si stia esaminando semplicemente un rifiuto buttato per terra da un maleducato, che non conosce i cestini.
È strano che qualcuno l’abbia gettato lì se lo ha utilizzato per bruciare la macchina, ma chi indaga non può permettersi di trascurare niente e, visto che dalla donna non arrivano indicazioni precise su movente e possibile colpevole, tutte le piste rimangono aperte.
Intanto, nella tranquilla Cornei è normale che un episodio del genere abbia provocato inquietudine.
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