Auto e camion fuori strada nuovi disagi sull’Alemagna

Incidenti a Tai e Venas, mattinata da incubo quella di giovedì 3 marzo per la viabilità sulla statale 51. Veneto Strade chiude i passi Giau, Fedaia e Val Parola per pericolo di valanghe

BELLUNO. Trenta centimetri, una quarantina nelle località più in quota (il picco di ieri restano i 43 centimetri rilevati dalla stazione Arpav posizionata a Casera Doana, 1899 metri sul passo della Mauria), ma tanto è bastato per mandare ancora una volta in tilt la viabilità in montagna.

Pesanti, ancora una volta, i disagi sull’Alemagna, dove già alle 7 di ieri mattina si registravano code e rallentamenti alla Chiusa tra Vodo e Venas per un camion in difficoltà. Intorno alle 7.40 di ieri mattina si registravano forti rallentamenti sulla statale 51, all’altezza di Tai di Cadore, a causa della fuoriuscita di strada di un’autocisterna carica di gasolio. Il pesante automezzo, diretto a Brunico, ha sbandato sul fondo nevoso, adagiandosi contro il guard rail e rimanendo in bilico sul fianco destro, complice anche il cedimento della porzione più esterna della sede stradale. Sul posto i pompieri di Pieve di Cadore che, prima di riuscire a riportare in carreggiata l’autocisterna, hanno dovuto effettuare il travaso del carburante per poter operare in sicurezza con l’autogru. Intervento durato quasi tre ore, durante le quali è stato necessario attivare un senso unico alternato in zona. Interventi durati fino a sera: a Sappada i vigili del fuoco di Santo Stefano ieri sera dalle 19 alle 22 hanno recuperato tre Tir che si erano messi di traverso e non riuscivano a continuare il viaggio lungo la 355 della Val Degano.

Già nella notte tra mercoledì e giovedì i pompieri di Cortina erano intervenuti sul passo Val Parola, dove una coppia di romani, a bordo di un’auto a noleggio, era rimasta bloccata dalla neve, complice anche la rottura delle catene. Fondo stradale scivoloso che è stata la causa anche dell’incidente, senza feriti, verificatosi in galleria Comelico, dove un’auto ha perso il controllo sbattendo contro le pareti del tunnel.

Una giornata di lavoro dappertutto per le forze dell’ordine, quella di ieri, per ripristinare la viabilità normale.

Vigili del fuoco fuori in mattinata a Tambre, sulla strada delle Coste, per il recupero di un mezzo spargisale dell’Anas uscito di strada.

Viabilità difficoltosa anche nelle frazioni del capoluogo, in particolare Col Fiorito, Col di Roanza e Sopracroda, dove la caduta in strada di alberi ha reso necessaria la chiusura per diverse ore delle strade comunali della zona.

A Limana al lavoro squadre comunali, alpini e volontari della Protezione civile per liberare dalle piante cadute nella notte le strade in Valmorel, con il Comune costretto a chiudere i collegamenti stradali per Navenze e via Laste.

Disagi alla circolazione anche nella zona alta del passo San Boldo, anche in questo caso per la caduta di diverse piante e per la presenza di diversi altri alberi pericolanti a bordo strada.

L’assenza delle basilari condizioni di sicurezza, invece, ha costretto Veneto Strade a disporre già dalla mattinata di ieri la chiusura della strada provinciale 5 di Lamosano (nel tratto tra località Lamosano e località Molini) per la presenza di piante instabili sul piano viabile, la provinciale 24 “del Passo Val Parola” (tra il passo Falzarego e il confine con la provincia di Bolzano), la provinciale “Cadorna” (tra Bivio Grappa e località Forcelletto), la provinciale “di Vigo di Cadore” (tra Rifugio Tenente Fabbro e il confine con la provincia di Udine) e i passi Giau e Fedaia per il rischio valanghe. (ma.ce.)

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi