Auto fuori strada, due morti

Tra le vittime Andrea Perot, 43 anni di Santa Giustina
 PORTOBUFFOLÈ.
L'auto che taglia la strada, la sbandata per evitare l'impatto, l'urto contro il palo della luce, il volo sugli alberi e l'atterraggio mortale nella scarpata. E' la sequenza del tragico schianto accaduto ieri verso le 12.50 in località Monde di Prata di Pordenone, a pochi metri dal confine tra Treviso e Pordenone, nel quale hanno perso la vita Guido Maccan, 37 anni, dirigente della FriulIntagli e secondogenito del titolare Nico Maccan, e Andrea Perot, 43 anni di Santa Giustina, direttore amministrativo della stessa azienda con sede centrale a Prata di Pordenone. Salvo per miracolo e ricoverato per accertamenti all'ospedale Ca' Foncello di Treviso il terzo occupante dell'Audi RS6, Lorenzo Citran di Mestre, responsabile del personale dell'impresa friulana. A provocare la tragedia la manovra azzardata di un quarantottenne agente di commercio di Codroipo che si è costituito poco dopo ai carabinieri di Prata di Pordenone, ammettendo di aver effettuato una manovra azzardata poco prima che sopraggiungesse l'Audi con i tre a bordo. L'uomo è stato arrestato.  Secondo una prima ricostruzione Guido Maccan si mette alla guida della propria automobile verso le 12.45 diretto verso il ristorante Battistella di Portobuffolè, dove ha prenotato per pranzate con Perot, che gli è seduto accanto, e Citran, sul sedile posteriore. L'automobile percorre meno di un chilometro quando, poco dopo un curvone, il conducente si trova di fronte un mezzo che effettua una manovra azzardata. Per evitarlo l'Audi sbanda, invadendo la corsia opposta e piombando contro un palo dell'illuminazione, completamente divelto nell'impatto. L'auto non si ferma lì e prosegue la corsa contro gli alberi che costeggiano la strada, recidendoli. A quel punto il mezzo atterra nel fossato sottostante mentre Maccan e Perot volano fuori dall'abitacolo, piombando violentemente a terra tra la scarpata ed il canale. Terribile la scena che si trovano di fronte i primi soccorritori. I due uomini sono riversi a terra, esanimi, e Citran è intrappolato nell'abitacolo, ridotto ad un ammasso di lamiere. Alcuni automobilisti di passaggio avvertono i soccorsi. Arriva l'elisoccorso del Suem 118 dall'ospedale di Oderzo insieme ad un'ambulanza, ci sono i vigili del fuoco di Pordenone e Motta di Livenza oltre alla Polstrada di Vittorio Veneto. Tra i primissimi sul posto c'è Stefano Maccan, fratello di Guido, che si trovava nella cantina di famiglia a poca distanza dal luogo dell'accaduto ed ha sentito il terribile botto. Prova a rianimate il fratello, inutilmente. Lo stesso per Perot che è riverso nel fossato, privo di vita. L'elisoccorso trasporta il ferito a Treviso mentre l'ambulanza se ne va desolatamente vuota. Nel frattempo il luogo dell'incidente si affolla. Giunge Nico Maccan, padre di Guido, che non riesce a credere ai propri occhi. Pian piano arriva tutta la famiglia che si stringe in un abbraccio disperato, cercando di affrontare la tragedia. Guido Maccan, lascia la compagna Manuela Martignago, una figlia di 7 anni e un figlio di 3. Oltre al padre Nico e alla madre Caterina Zanutto, tre i fratelli Stefano, Vanessa e Alex, tutti impegnati nell'impresa di famiglia. I Maccan, residenti a Portobuffolè, sono notissimi non solo per l'impresa, ma per la disponibilità che contraddistingue i componenti della stirpe imprenditoriale. Andrea Perot era il direttore amministrativo della FriulIntagli, dove era rientrato a lavorare di recente. Era stato consigliere comunale a Santa Giustina Bellunese e consigliere provinciale con la lista autonomista "Intesa dolomitica" di Oscar De Bona.

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi