Auto troppo veloci, a Rasai spunta l’ipotesi autovelox

Seren del Grappa: i residenti si lamentano e ci sono già stati gravissimi incidenti. Il sindaco Scopel: «Fare controlli a sorpresa è l’unico deterrente efficace»

SEREN DEL GRAPPA. Si contano già tre morti, negli ultimi quindici anni, e più di un incidente stradale compreso quello di pochi giorni fa, nella strettoia di Rasai che attraversa un paese densamente abitato. I residenti temono anche per l'incolumità dei pedoni. E in molti vorrebbero l'installazione di un semaforo che freni, in accesso alla frazione, la velocità sempre sostenuta delle auto sul rettifilo delle Montegge. I più attenti, magari anche dotati di “occhio clinico”, riferiscono che troppe auto sfrecciano in centro abitato e che soprattutto in tarda serata sfiorano i cento chilometri orari.

«Nelle riunioni pubbliche si sono affrontati vari problemi, da quello del degrado urbano, provocato da chi lascia mozziconi e lattine per terra, che riguarda i parchi pubblici ad altre criticità rilevate in paese», dice Rolando Bettega, residente a Rasai. «Il sindaco e la sua giunta si sono sempre dimostrati attenti a ricercare le soluzioni e le strategie più efficaci per minimizzare le problematiche. Quella della sicurezza stradale, però, che riguarda in particolare il punto nero di Rasai, non è stato finora affrontato in maniera strutturata. Le auto corrono troppo, nel centro urbano. Bisognerebbe trovare il modo di stoppare l'alta velocità prima dell'accesso in paese».

Cosa a cui pensa il sindaco Dario Scopel. Che dice: «I dossi sulle strade principali hanno parecchie controindicazioni, non ultima quella del passaggio dei mezzi di soccorso. E non possiamo metterli. Sull'installazione di un semaforo va considerata tutta una serie di elementi, dall'acquisizione delle autorizzazioni alla disponibilità finanziaria nel bilancio comunale. Abbiamo posizionato un autovelox fisso sul tratto della Fenadora-Anzù, di nostra competenza. Ma quello serve a far cassa. E a noi interessa ben altro, ci interessano cioè l'educazione al codice della strada e la tutela di chi la percorre, a piedi o in auto. Mi rendo conto che l'accesso all’abitato di Rasai è un nodo critico. Quello a cui io posso pensare, al momento, è la programmazione di giornate con autovelox mobile, da posizionare a spot. Abbiamo già percorso questa strada. Sarà anche un caso, ma le volte che lo abbiamo posizionato, non c'è stato nessuno che abbia sforato i limiti di velocità. Questa è comunque una problematica che ci impegnano ad affrontare, con un sistema o con l'altro. Ripeto: a me non interessano le multe che portano soldi in cassa. Mi interessa che la gente si abitui a non correre in mezzo a un paese. Sia giorno che notte».

Laura Milano

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