Autonomia, si attende il Sì del Viminale
I delegati di palazzo Piloni incontrano Zaia a Venezia e ottengono il suo beneplacito politico ma manca ancora l’ufficialità
VENEZIA. Belluno insegue Venezia nella corsa all’autonomia. La Regione, che ieri ha firmato l’intesa con i prefetti veneti per lo svolgimento del referendum del 22 ottobre, tende una mano alla provincia montana ma non si ferma ad aspettarla: il presidente della Regione Luca Zaia ha garantito la sua disponibilità ad ospitare, nello stesso giorno, anche il referendum bellunese ma a condizione che «dal ministero dell’Interno venga la certificazione che tutti gli adempimenti di legge sono stati compiuti».
Un appoggio condizionato, dunque, per evitare che l’autonomia bellunese faccia lo sgambetto a quella veneta: Zaia vuole azzerare il rischio che eventuali incongruenze nel referendum bellunese possano invalidare l’intera consultazione regionale alla quale il presidente del Veneto sta lavorando da mesi e che ieri ha ottenuto un importante passo avanti, con la firma dell’accordo che garantisce alla Regione la collaborazione ministeriale sul piano organizzativo.
«Dal punto di vista politico è arrivato un Sì» spiega Amalia Serenella Bogana, presidente della Provincia facente funzioni, «ma abbiamo bisogno che quest’atto sia concretizzato». Carta canta, insomma. E la tanto attesa carta potrebbe arrivare già oggi a Belluno, dall’altra parte di piazza Duomo. «Dovrebbe arrivare una nota informativa tramite la Prefettura» spiega la Bogana, «aspettiamo di vedere la comunicazione del prefetto di Venezia Carlo Boffi (che fa da collettore con il ministero dell’Interno,
ndr
). Per ora la partita con il Viminale è sospesa».
Il via libera dal ministero dell’Interno potrebbe arrivare in giornata ma ogni ora è preziosa: i primi adempimenti burocratici da parte della Provincia dovrebbero essere messi in campo già a partire da domani. Da parte di palazzo Piloni molto lavoro è già stato fatto. I manifesti per la convocazione dei comizi sono pronti, il vademecum per i Comuni anche. Pronta anche l’intesa tra la Provincia e la Regione che specifica come palazzo Piloni provvederà in proprio a schede ed organizzazione del referendum. Manca solo l’ok da parte della Regione per aggregarsi alla consultazione sull’autonomia veneta, e di conseguenza la firma sull’intesa.
Per far capire che anche il referendum bellunese è una cosa seria ieri una delegazione della Provincia ha partecipato alla firma dell’intesa tra la Regione - rappresentata dal presidente Luca Zaia - e i prefetti veneti per lo svolgimento delle operazioni. All’incontro hanno partecipato anche Serenella Bogana e i consiglieri provinciali Pier Luigi Svaluto Ferro, Paolo Vendramini e Roberto Padrin, candidato unico per la presidenza alle elezioni di domenica. «Per ora abbiamo ottenuto un Sì a voce» commenta la Bogana, «ma noi non ci fermiamo: siamo intenzionati ad andare fino in fondo».
Valentina Voi
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