Autostrada, appello al Governo del Tirolo. Pozza: «Sbocco a nord»

Il presidente dell'ente camerale in appoggio alle istanze per il proseguimento della A27

BELLUNO

Rieccola, l’A27 in versione Camera di Commercio. Dopo quanto è accaduto sull’Autobrennero, il presidente della Camera di Commercio di Belluno-Treviso, e dell’Unione regionale delle Cciaa, ha scritto una lunga lettera al Governo del Tirolo. La sintesi, nelle conclusioni. . «Mi preme sottolineare, stante le attuali e le future condizioni della viabilità lungo l’asse del Brennero, la necessità, per i territori delle provincie di Belluno e di Treviso di avviare una fattiva collaborazione con le autorità austriache per il prolungamento verso nord della autostrada A27 (Autostrada d’Alemagna), rimuovendo gli ostacoli che hanno bloccato la creazione di un nuovo valico che collegherebbe meglio e direttamente senza intasare la direttrice Est Ovest nell’asse Padano, tutte le regioni adriatiche alle autostrade austriache e tedesche. Su questa ultima proposta si sono espressi recentemente in maniera favorevole le associazioni di categorie del mondo produttivo dei territori interessati dal percorso della A27».

L’Austria fino ad oggi ha sempre detto di no. Ma fino ad oggi, perché anche la Provincia di Bolzano, pure contraria, ha cominciato ad interrogarsi sulle possibili alternative all’A22, quanto meno per alleggerirla. E non sono escluse sorprese da parte dello stesso presidente Arno Kompatscher. Ci vorrà del tempo per riflettere e, soprattutto, per passare ad eventuali fatti.

Intanto come affrontare il pressing del traffico? Pozza scrive al Governo del Tirolo che «è necessario ed indispensabile accelerare i lavori relativi alle tratte ferroviarie di accesso da nord e da sud in modo tale che, quando la Galleria di Base del Brennero entrerà in funzione, come previsto, nel 2028, vi siano le condizioni per utilizzare immediatamente la piena capacità del Corridoio».

In attesa del completamento della Galleria del Brennero nel 2028, occorre comunque – sostiene – migliorare la linea ferroviaria esistente, dotandola delle tecnologie più avanzate, in modo tale da renderla una valida alternativa alla linea ad elevata capacità in galleria. L’integrazione delle tratte esistenti in un futuro sistema di mobilità proprio della macroregione può contribuire in modo significativo ad incrementare l’utilizzo della ferrovia nel suo complesso e, di riflesso, a conseguire anche nel campo del trasporto passeggeri il trasferimento dalla strada alla rotaia, riducendo cosi il traffico privato. Quello di Pozza è un ulteriore appello a progettare l’elettrificazione da Belluno fino a Calalzo, da farsi immediatamente dopo che sarà completato l’anello sud, tra Conegliano, Belluno e Montebelluna. Il presidente entra nel merito anche di alcune misure introdotte in Austria e che danno problema per chi arriva dall’Italia.

«Ad oggi, solo i mezzi euro 6 possono attraversare il territorio austriaco durante la notte, pagando oltretutto un pedaggio superiore a quello diurno. Dal primo gennaio 2021, anche questi mezzi non potranno viaggiare di notte. Ritengo il divieto notturno – sottolinea Pozza – una norma miope che non considera le conseguenze negative generate da tale divieto in primo luogo sul traffico diurno». —


 

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