Avanti con i controlli dello Scout speed a Feltre: «Sistema in regola»
FELTRE. «Continueremo ad usare lo Scout speed fino a prova contraria, perché siamo in regola. Dovessero esserci altre sentenze del giudice di pace che dicono che non si può utilizzare per fare le multe per eccesso di velocità, faremo ricorso in appello su tutte perché siamo convinti dell'efficacia in termini di prevenzione sulla sicurezza dello strumento». Il Comune non teme la sentenza del giudice di pace di Belluno che ha annullato una multa per eccesso di velocità con lo Scout speed perché mancano soprattutto la segnalazione e la contestazione immediata. Impugnata in appello (fissato a maggio), la Polizia locale continuerà comunque a usare lo strumento che rileva la velocità non solo dei veicoli seguiti dall'auto sul quale è montato, ma anche di quelli provenienti dal senso di marcia opposto e in sorpasso.
A dirlo è il sindaco Paolo Perenzin, che non ritiene che si stia utilizzando la mano pesante per le sanzioni e difende l'efficacia del velox come deterrente. «Lo Scout speed si è dimostrato di gran lunga più efficace dell'autovelox fisso per le campagne di sicurezza stradale, perché proprio il fatto di utilizzarlo in movimento dà la percezione che ovunque potrebbe capitare il controllo e allora l'automobilista tende ad abbassare la velocità», dice il sindaco. «Il Comune non ha utilizzato questo strumento in maniera avventata, perché non solo è omologato dal Ministero, ma le direttive espressamente fanno riferimento al fatto che non deve essere presegnalato, perché è fatto apposta per misurare la velocità in corsa. Ed è sempre il Ministero a dire che lo strumento può essere montato sull'auto di pattuglia dei vigili ed essere utilizzato non solo per la verifica dell'assicurazione e della revisione del veicolo, ma anche per fare le multe sulla velocità».
A rafforzare le convinzioni del Comune c'è una sentenza del tribunale di Rovigo che ha respinto il ricorso di un automobilista sanzionato. «Siamo fiduciosi», prosegue Perenzin. «Il quesito ce lo eravamo posti dall'inizio, non è che non ci avessimo pensato, ma per quanto ci riguarda, anche in questo momento, le disposizioni normative sono chiare e ci confortano. Quando abbiamo fatto il contratto per l'acquisizione dello Scout speed con la ditta fornitrice, abbiamo inserito che nel momento in cui dovesse emergere giurisprudenza tale che ci dica che questa cosa non può essere fatta con quello strumento, la ditta si impegna a riprenderlo», precisa il sindaco.
«Se ci saranno sentenze una dietro l'altra fino a far dire al Ministero che non è a norma e indurlo a toglierlo dagli strumenti utili, allora bisognerà dire che gli strumenti più efficaci per fare prevenzione sulla sicurezza sulle strade non vengono consentiti. Sono i cittadini stessi che hanno chiesto insistentemente in questi anni all'amministrazione di intervenire per limitare la velocità delle auto che corrono troppo, segnalandolo in tutte le assemblee frazionali».
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