Avanzo di oltre 2 milioni il Parco si scopre ricco

La comunità approva il bilancio di previsione e chiede di investire sul territorio Rinviato invece il consiglio direttivo per mancanza del numero legale
Di Raffaele Scottini
Villa Binotto a Feltre e' la sede del Parco Dolomiti Bellunesi
Villa Binotto a Feltre e' la sede del Parco Dolomiti Bellunesi

FELTRE. Bilancio rigido, eppure con un residuo monstre. Sembra una contraddizione, ma non lo è per il Parco delle Dolomiti che ha un avanzo applicato al previsionale del prossimo anno di 2 milioni 215 mila euro, però non ha quasi i soldi per la benzina e ha i dipendenti contati. Il sindaco di Cesiomaggiore Michele Balen si chiede il motivo del mancato utilizzo di una cifra così e sollecita a tenere presente il museo di Seravella. «Dobbiamo recuperare questi soldi», invita Orlando Dal Farra (Unione montana Belluno-Ponte). «È positivo per non andare a sbilancio, ma negativo perché non sono stati spesi a favore del territorio. Non sarebbe male trovare risorse per partecipare all'Expo 2015 attraverso la Regione». Vanno bene i risparmi di sicurezza che si accumulano, ma l'invito espresso a più voci dalla Comunità del Parco riunita ieri è di investire le risorse.

Rinviato invece per mancanza del numero legale il consiglio direttivo, che all'ordine del giorno aveva lo stesso argomento. Messo a bilancio il 10 per cento in meno di trasferimenti dal Ministero, prudenzialmente. Il tesoretto si è accumulato perché con la situazione che c'è stata per tanto tempo col direttore a mezzo servizio e poi senza, la progettazione è rimasta congelata. «700-800 mila euro però, nel 2015 saranno spesi», fa una stima di massima il presidente dell'ente Benedetto Fiori, che nella sua relazione cita alcune attività del 2014 (è proseguita la posa della nuova segnaletica didattica e informatico-turistica, sono stati realizzati interventi di manutenzione del territorio con la prosecuzione degli sfalci dei prati abbandonati ed è stato avviato il processo di candidatura alla Carta europea del turismo sostenibile che sarà presentata ad Europark Federation) e si aggancia con il bilancio di previsione 2015.

Dove «sono garantite le risorse per proseguire negli interventi di riqualificazione di percorsi nei Comuni del Parco e si realizzeranno progetti di ricerca (indagini scientifiche e di conservazione della biodiversità, come per la reintroduzione dello stambecco. Particolarmente significative», prosegue Fiori, «le collaborazioni avviate con diverse amministrazioni comunali per importanti progetti infrastrutturali. Per questo le dotazioni del capitolo per “attività di collaborazione tra amministrazioni locali” sono state incrementate».

Tra le azioni previste ci sono inoltre: un'intesa con Cesio per riqualificare le aree esterne al centro di educazione ambientale La Santina in Val Canzoi; l'adesione a un progetto di Feltre per il miglioramento dei servizi di mobilità, efficienza energetica e riduzione dell'inquinamento dell'aria; la compartecipazione a un progetto finalizzato a ottenere un contributo regionale per una pista ciclabile in Valle del Mis. In rampa di lancio poi un sistema di protezione della fauna selvatica.

Per il direttore Antonio Andrich, «nonostante i forti limiti imposti dalla disponibilità di bilancio a una pianta organica ridotta, nel 2015 il Parco vuole mantenere alto il livello delle attività istituzionali di conservazione, valorizzazione e promozione dell'area protetta e dei territori limitrofi».

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