Avviata la bonifica per l’incendio di Frassenè: le offerte hanno superato i 70 mila euro
Nella frazione di Voltago si continua a lavorare duramente. Il sindaco Schena: «Ringrazio chi ci sta aiutando in maniera concreta»
Frassenè, una settimana dopo l’incendio. Lo scenario è ancora apocalittico, nella frazione di Voltago, ma in questo breve lasso di tempo il lavoro è stato molto e parallelamente è proseguita la raccolta di fondi, che è arrivata a oltre 70 mila euro.
È in corso la bonifica del sito, dopo quella avviata dai vigili del fuoco: Valpe ha messo a disposizione i cassoni necessari a rimuovere i detriti e Veneto Strade ha individuato un posto in cui stoccarli. Non si può dire che la vita sia tornata alla normalità, ma c’è un tentativo quotidiano e la consolazione sta nel fatto che non ci siano state delle vittime.
Il rischio concreto c’è stato e il sindaco Giuseppe Schena ne è ben consapevole: «Se n’è parlato anche nel corso di una messa officiata dal nostro don Fabiano. Tanto per cominciare, devo ringraziarlo per tutto il supporto che ci ha dato e anche per le sue preghiere. Ha sottolineato il ruolo di nostro Signore, in una vicenda che non ha fatto registrare danni alle persone, né fra i residenti né fra i soccorritori. Era la nostra prima preoccupazione, in quelle ore che non passavano mai, e nelle quali sentivo il peso delle responsabilità da sindaco. Qualcuno ha senz’altro guardato verso di noi».
La realtà quotidiana è sempre dura, ma anche piena di speranze: «Ho parlato anche nelle ultime ore con chi ha sofferto danni importanti o ci ha addirittura rimesso la casa. In tutti ho riscontrato una gran voglia di ripartire, di tornare a vivere e anche a sorridere. Devo ringraziare anche tutte le persone, che sono state vicine a queste famiglie, non solo dal punto di vista morale, ma anche economico. La raccolta fondi sta raggiungendo quote importanti. A volte basta anche una pacca sulla spalla o un abbraccio per regalare un momento di serenità a chi ha sofferto una vicenda pesante per la propria esistenza. Mi auguro che si possa tornare al più presto alla normalità, chiudendo le procedure di somma urgenza».
Bisogna abbassare la schiena e sporcarsi le mani: «Il Comune sta facendo tutto il possibile, anche seguendo le indicazioni dell’Arpav sul piano ambientale e del Dipartimento Prevenzione e igiene dell’Ulss 1 Dolomiti su quello sanitario. Rimane fuori da ogni discorso il fienile dal quale è partito l’incendio, che è ancora sotto sequestro e la cui competenza è ancora della Procura della Repubblica. Continuiamo a lavorare».
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