Avviato il servizio di emodinamica h 12

BELLUNO. Partito, seppur in sordina, il servizio di emodinamica h12 sette giorni su sette. Un silenzio, quello imposto dalla direzione strategica dell’Usl, quasi “scaramantico” visto che da anni si continua a parlare di emodinamica, da quando cioè l’ex primario Catania, ora in pensione, aveva iniziato la sua battaglia per ottenere questa specializzazione all’interno del reparto di cardiologia. Una specialità che è contemplata anche all’interno delle schede ospedaliere (dove peraltro si parla di servizio h 24 sette giorni su sette) e che ora pian piano sta prendendo forma.
«Grazie anche all’arrivo del nuovo primario, il dottor Franceschini», precisa il direttore generale Pietro Paolo Faronato, «abbiamo potuto pensare di organizzare il servizio importante», che permetterà ai bellunesi con un infarto in atto o altri tipi di patologie cardiache di essere curati in urgenza direttamente nell’ospedale bellunese, se accade nelle ore diurne, senza dover ricorrere alle strutture di Conegliano o di Treviso.
L’operatività di 12 ore al giorno per tutta la settimana dell’emodinamica al San Martino è partita il 2 giugno scorso e da allora sono già state eseguite sei angioplastiche, cioè sei interventi che permettono ai pazienti di essere salvati, in caso di attacco cardiaco.
«Non è stato semplice», continua ancora Faronato, «perché abbiamo dovuto riorganizzare il lavoro, da quello infermieristico a quello del personale dell’unità operativa di radiologia, fondamentale per poter operare in sicurezza. Abbiamo rivisto le reperibilità dei tecnici radiologi».
Attualmente, compreso anche il primario, sono quattro i cardiologi specializzati in emodinamica. «Siamo partiti un po’ in silenzio perché da anni si parla di questo servizio, ma poi per vari motivi è sempre rimasto a metà, ma ora speriamo che possa essere definitivo», precisa il dg dell’azienda sanitaria.
Ma poiché le schede ospedaliere parlano di emodinamica sulle 24 ore per l’intera settimana, lo step successivo e finale da raggiungere per l’Usl sarà appunto quest’ultimo. Ma Faronato mantiene la calma. «Prima vogliamo consolidare l’h12 e poi, una volta che questo sarà sicuro e ben avviato, senza intoppi, penseremo anche ad un’emodinamica sulle 24 ore. Certo per fare questo ci vorrà un altro medico, un altro emodinamista». Ma pur tenendo i toni bassi, il dg si dice convinto, o meglio auspica, che questo obiettivo finale possa essere raggiunto entro il prossimo anno. «Per quest’anno ormai non se ne fa niente, contiamo entro il prossimo, sarebbe già una bella cosa».
Intanto, nell’ottica di un potenziamento dei servizi sanitari sul territorio, da venerdì 4 luglio ripartirà il volo prolungato dell’elisoccorso di Pieve di Cadore. «Il servizio rimarrà in vigore fino alla fine di agosto», sottolinea il primario del Suem Giovanni Cipolotti. Si tratta del terzo anno consecutivo in cui viene attivato il volo prolungato che prevede l’attività dell’elisoccorso dall’alba al tramonto cioè dalle 5.30 alle 21-21.30 tutti i giorni per una spesa di all’incirca 180 mila euro.
Paola Dall’Anese
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