Azienda agricola a fuoco Danni ingenti a Roe Alte

L’incendio è scoppiato nel vano contatori e multiprese e ha bruciato sei locali Quindici vigili del fuoco impegnati, nessuna conseguenza per persone e animali
Di Gigi Sosso

SEDICO. Azienda agricola a fuoco. Bruciate le sei stanze del grande fienile trasformato in dependance della San Giorgio in Fiore di Roe Alte di Sedico. Secondo la ricostruzione fatta dai vigili del fuoco del comando di Belluno, l’incendio è scoppiato ieri mattina, nel locale in cui sono alloggiati contatori dell’energia elettrica e multiprese. Un surriscaldamento di questi avrebbe attaccato le pareti in perline di legno, sviluppandosi anche negli altri cinque locali del piano. A prima vista, i danni sembrano molto ingenti e non sono stati ancora più gravi, solo perché a un certo punto il fuoco ha incontrato una soletta di cemento armato e più di così non poteva fare. Altrimenti il rischio sarebbe stato quello di veder coinvolto anche il piano sottostante.

L’allarme è scattato il prima possibile, quando il proprietario, che abita al piano terra si è accorto che tutto stava bruciando. Un primo equipaggio dei vigili del fuoco è partito dalla caserma bellunese, a bordo dell’autopompa, mentre l’autoscala è arrivata da Feltre, perché le altre erano già impegnate in altri interventi, tra i quali l’incidente sul lavoro mortale di Villa di Villa a Mel. Dieci uomini, ai quali si sono aggiunti molto presto quelli del carro aria e di una vettura di servizio. In tutto, una quindicina di persone, che è riuscita a domare l’incendio con gli idranti. Il fuoco è stato sconfitto nel più breve tempo possibile, ma nel frattempo aveva bruciacchiato e annerito tutti i locali del primo piano. Lo stabile è stato considerato ancora agibile, di sicuro non è abitabile, almeno in queste condizioni.

Non ci sono stati danni alle persone, tra il gestore e i dipendenti di questa azienda agricola, che si occupa di coltivazioni agricole, oltre che di allevamento di animali (nessuna conseguenza nemmeno per loro, al di là del normale spavento), mentre quelli materiali sono molto pesanti, ma ancora in via di quantificazione. Ieri non era possibile nemmeno una prima stima.

Insieme ai vigili del fuoco bellunesi e feltrini, sono intervenuti anche i carabinieri di Sedico, che stanno svolgendo indagini il più possibile approfondite. Sembra al momento da escludere l’ipotesi dolosa, molto più probabile quella colposa. Il surriscaldamento di contatori e prese circondate da un invitante legno sarebbe la causa scatenante di fiamme alte anche mezzo metro e fumo molto denso e di colore tendente al nero. Ma solo nel corso delle prossime ore si avrà la certezza, più o meno fondata di quello che può essere successo ieri mattina, in via San Giorgio.

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