Azienda speciale, c’è il via libera

Longarone approva il contratto per la gestione con Zoldo di casa di riposo e asilo
Longarone febbraio 2005, casa di riposo.
Longarone febbraio 2005, casa di riposo.

LONGARONE. Via libera al contratto di servizio e allo statuto della nuova azienda speciale che gestisce le case di riposo di Longarone e Zoldo e l’asilo nido di Longarone. Il consiglio comunale ha ratificato i documenti per questo passo che rappresenta un’unicità in provincia.

«È il frutto di un lavoro incessante e di un percorso condiviso», spiega l’assessore al sociale Ali Chreyha, «reso possibile grazie alla collaborazione degli uffici e del Comune di Val di Zoldo. Teniamo a precisare che questo è stato un passaggio obbligato per gli obblighi di legge i costi di gestione del personale sul nostro bilancio ma che si è anche dimostrato economicamente vantaggioso. Nel futuro l’azienda potrà anzi aumentare i suoi livelli qualitativi dei servizi con obiettivi precisi di miglioramento nei prossimi anni. Per esempio c’è già stata l’assunzione di nuove assistenti sociali che possono gestire le utenze più delicate interfacciandosi con il Comune. Ci sarà anche un investimento sulle attrezzature con 300mila euro che abbiamo stanziato per arredi e interventi di manutenzione».

«Volevo sottolineare – aggiunge il sindaco Padrin - la forma di tutela reciproca tra i due Comuni convolti con condivisone, all’occorrenza, dei costi sociali. Infine un pensiero ad una possibile nuova casa di riposo, esigenza sentita da tutti, non solo dalla minoranza (l’argomento è stato spesso toccato dal consigliere Croce, ndr). Nel 2018 sarà il tempo di fare alcuni ragionamenti, anche con l’Ater, per trovare risorse e soluzioni».

Il piano è stato approvato da tutti con l’unica astensione di Antonio Romanin, che ha prestato un’interrogazione sul problema della farmacia di Fusine. «Finalmente discutiamo dopo mesi del piano di sviluppo dell’azienda speciale – ha detto Romanin - strumento che ho sempre visto con criticità. Il ritardo è quindi dovuto soprattutto per la questione della farmacia zoldana. Chiedo di conoscere se è stata valutata la fattibilità e i possibili vantaggi economici nell’avere una farmacia a gestione dell’azienda speciale come fornitore di riferimento per le due case di riposo di Longarone e Forno. In questo modo si potranno garantire migliori economie negli acquisti delle forniture farmaceutiche per le stesse e la copertura dei costi di gestione della farmacia, garantendo così il permanere alla comunità un importante servizio per la popolazione».

«Alla richiesta del mio collega zoldano De Pellegrin – replica Padrin - di far confluire la farmacia “Monte Pelmo” all’interno dell’azienda speciale abbiamo risposto favorevolmente visto che rientra negli scopi dell’azienda stessa. Sarà ora l’azienda che dovrà fare le sue valutazioni gestionali, anche se volevo fare una precisazione. I centri servizi infatti non acquistano farmaci direttamente ma tramite Usl. Si tratta dunque solo di un servizio ausiliario eseguito per comodità dal personale autosufficiente e infermieristico».

Enrico De Col

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