Azienda speciale: resta il contratto della sanità

Agordo. Bilancio analizzato dal commercialista anche con questa ipotesi Sarà l’amministratore unico poi a decidere cosa applicare ai dipendenti Rsa

AGORDO. Che i dipendenti della futura Azienda speciale consortile agordina vengano assunti con un contratto sanitario è un'ipotesi concreta. I sindaci di Agordo, Sisto Da Roit, e di Taibon, Silvia Tormen, non lo sottoscrivono ufficialmente perché la parola ultima spetterà all'amministratore unico dell'azienda che avvierà la contrattazione con i sindacati. Tuttavia gli scenari delineati dal commercialista interpellato dai Comuni fanno capire che il bilancio dell'azienda starà in piedi anche nell'ipotesi più gravosa dal punto di vista economico e cioè quella in cui i lavoratori mantengano il vecchio contratto sanitario.

Come è noto, infatti, l'azienda consortile sostituirà l'Usl nella gestione della Rsa di Agordo (Polifunzionale 1, 2 e reparto anziani inabili). Lo farà, forse, a partire dal 1° gennaio, se tutto filerà liscio. «Abbiamo avuto un incontro con il commercialista incaricato dai sindaci attraverso il gruppo di lavoro», spiega Da Roit «che ha prospettato a noi amministratori, ma anche ai ragionieri e ai segretari comunali un bilancio fatto con caratteristiche privatistiche. La sua è stata un'ipotesi redatta con i dati peggiori possibili relativi a quattro esercizi finanziari precedenti. Anche in questo caso il bilancio sta in piedi e la gestione è sostenibile». In questo contesto sono stati conteggiati anche i contratti dei lavoratori secondo la tipologia sanitaria, ma con criteri privatistici (per esempio malattie e infortuni sono a carico di Inps-Inail).

«Non credo esista in Italia un caso in cui questa tipologia di servizio infermieristico-assistenziale venga erogata da personale con contratto sanitario», dice Silvia Tormen «di solito ci sono altre forme; tuttavia il nostro è un caso particolare. L'ipotesi del contratto sanitario è stata inserita nello studio del commercialista. Sarà poi l'amministratore unico ad avere l'ultima parola, avviare la contrattazione con i sindacati e a decidere cosa fare». All'amministratore unico si arriverà, però, solo dopo la costituzione ufficiale dell'azienda consortile.

Per approdare lì servono però altri due passaggi. «Per definire quello che sarà il bilancio di previsione 2017», dice Da Roit «il commercialista ha bisogno di avere dei chiarimenti sulla locazione e sulla consistenza degli edifici della Rsa (parte di proprietà dell'Unione montana e parte dell'Usl, ndr). Per esempio, dovranno essere specificate le eventuali spese di affitto e occorrerà chiarire a chi spettano le manutenzioni ordinarie e straordinarie». A quel punto le carte recanti una previsione gestionale completa (bilancio più relazione programmatica) circa l'azienda consortile potranno essere spedite ai sedici Comuni che, nei rispettivi consigli comunali, dovranno deliberare (prima metà di novembre?) la costituzione dell'azienda stessa. «Se ci sarà l'ok di tutti», conclude Tormen «andremo dal notaio e l'azienda nascerà. Quindi verrà nominato l'amministratore unico».

Gianni Santomaso

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