Aziende femminili e giovanili in flessione ma piace l’agricoltura

Perse 15 imprese rosa e 73 di under 35, ma il saldo è positivo imprenditori stranieri in calo anche nel commercio ed edilizia

BELLUNO

Il 7, 9% delle imprese bellunesi è guidato in via prevalente o esclusiva da imprenditori under 35, mentre un’azienda su cinque ha ai vertici donne e una su 10 è a conduzione straniera. Anche se al 30 giugno 2018 i dati di Infocamere evidenziano una contrazione su base annua delle sedi di impresa complessivamente attive nel Bellunese, ci sono segnali positivi. Soprattutto nel campo agricolo.

Imprese con under 35

In un anno le imprese giovanili bellunesi diminuiscono, passando dalle 1.194 del 2017 alle 1.121 del 2018 (-73 imprese). Contribuiscono al calo la diminuzione nei servizi alle imprese (-34), nelle costruzioni (-19) e nel commercio, nell’alloggio e ristorazione (entrambi –14). In lieve aumento l’agricoltura (+6) e i servizi alle persone (+3). Le imprese giovanili bellunesi si concentrano in particolare in agricoltura (250 imprese attive), nel commercio (214) nelle attività di alloggio e ristorazione (169), nei servizi alle imprese (150) e nelle costruzioni (142). Rispetto al dato medio provinciale (7, 9%), il peso delle imprese rette da under 35, sul totale imprese, è più elevato in agricoltura (12, 8%) e nei servizi alle persone (11, 8%).

impresa rosa

In valori assoluti le imprese femminili attive in provincia sono 2.948 unità, 15 in meno rispetto allo scorso anno. Guardando ai settori, le imprese femminili diminuiscono nel commercio (-17), nell’alloggio e ristorazione (-10) e nel manifatturiero (-7). Aumentano invece nei servizi alle persone (+17) e in agricoltura (+10). Nei servizi alle persone quasi un’impresa su due è guidata da donne (47,8%); al di sopra del dato medio provinciale (20,9%) anche il commercio al dettaglio (37,7%) l’alloggio e la ristorazione (33,9%), e l’agricoltura (24,1%).

imprenditori stranieri

A fine giugno le imprese bellunesi guidate da stranieri rappresentano l’8,1% del totale delle attive. In valori assoluti si contano 1.150 aziende, 20 in meno dello scorso anno. La dinamica, nel complesso negativa, risente della lieve diminuzione del numero di imprese nel commercio (-11), nelle costruzioni (-9), nei servizi alle persone (-6) e nei servizi alle imprese (-5). In lieve aumento l’alloggio e la ristorazione (+9). Nelle costruzioni e nel commercio.

«Siamo di fronte», commenta il presidente camerale, Mario Pozza, «a un sostanziale equilibrio rispetto al trend degli ultimi anni con una tendenza alla ripresa nel 2018. Sono segni importanti di tenuta di un sistema economico in grande trasformazione, ma c’è ancora molto da fare». —



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