Baby volontari della Protezione civile crescono a Valmorel

Oggi si conclude il Campo Avventura della Protezione civile: 36 ragazzi per una settimana hanno conosciuto le varie realtà del volontariato

LIMANA. Spiegare il volontariato non a parole, ma con l’esperienza. Sperando che il germe del mettersi al servizio gratuito del prossimo fiorisca nei ragazzi. Si conclude oggi a Valmorel il Campo Avventura della Protezione civile regionale: i 36 posti a disposizione per ragazzi da tutta la regione tra gli 11 ed i 15 anni sono andati esauriti in meno di un’ora.

Foto di gruppo per i ragazzi e lo staff a Valmorel
Foto di gruppo per i ragazzi e lo staff a Valmorel

Da venerdì pomeriggio ospiti a Malga Pianezze, i giovanissimi si sono misurati con le varie sfaccettature del volontariato grazie ai preziosi contributi di varie realtà che sono arrivate a Valmorel con uomini, mezzi e dotazioni tecniche: Soccorso alpino, sommozzatori, unità cinofile, radioamatori, antincendio boschivo, psicologi per i popoli solo per citarne alcuni.

La dimostrazione del Soccorso alpino
La dimostrazione del Soccorso alpino

Ogni “specialista” ha raccontato ai ragazzi come si concretizza la propria forma di volontariato, offrendo poi la possibilità ai giovani partecipanti del Campo Avventura di sperimentare in prima persona le attività. Sabato sera con i radioamatori è stata simulata la caduta di un elicottero con sei persone a bordo e la successiva ricerca radio dei dispersi. Con il Soccorso alpino di Belluno è stato simulato il recupero di un ferito in montagna. Tante le uscite, tra cui alla diga del Vajont e alla Riserva naturale Vincheto di Celarda. Domenica l’open day al Campo Avventura. «I ragazzini sono curiosi di capire come poter essere d’aiuto», spiega Giorgia Casagrande che assieme a Sandra Brescancin ha coordinato lo staff di educatori e volontari. Oggi la conclusione delle attività ed i saluti.

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