“Bacchetti Modasport”: cent’anni di abbigliamento
PIEVE DI CADORE
Cento anni e non sentirli. Traguardo prestigioso per il negozio di abbigliamento Bacchetti Modasport di Pieve che festeggia i cento anni di vita.
Un pezzo di storia non solo per il paese del Tiziano ma per l’intero Cadore. Un punto di riferimento, oggi più di ieri, per una comunità che ha visto l’attività commerciale fondata dalla famiglia Bacchetti cambiare pelle ma sempre con un obiettivo ben preciso: quello di assecondare le esigenze di concittadini e turisti.
Tutto ebbe inizio nel 1919 quando Domenico Bacchetti, allora ventinovenne, decise di trasferirsi da Montebelluna a Pieve. Qui conobbe Maria Spina (si sposarono nel 1921 celebrando il matrimonio con un viaggio di nozze a Venezia), cadorina doc, ed insieme aprirono una bottega in piazza Tiziano. Parrucchiere uomo e donna oltre che profumeria.
Domenico e Maria ebbero quattro figli: Pompeo, Olga, Neri e Mario. Soprattutto Olga fu un elemento fondamentale per la vita dell’attività commerciale, vera e propria istituzione a Pieve tanto da strappare numerosi riconoscimenti. Un succedersi di eventi fino ai primi anni Sessanta quando il negozio passò nelle mani dell’ultimogenito Mario. «La nostra attività divenne un negozio di abbigliamento intorno alla metà degli anni Settanta, in precedenza offriva varie tipologie di generi merceologici tanto da assumere più le caratteristiche di un bazar», racconta Mario, oggi ottantenne ma sempre in prima linea nel negozio che nel frattempo da piazza Tiziano si è spostato di fronte alla casa del Tiziano. «Sì, oggi siamo diventati i dirimpettai del Tiziano, siamo felici di tutto quello che abbiamo fatto in questi anni. Guardiamo al passato con orgoglio, anche per questo non abbiamo mai pensato di modificare la nostra mission, piuttosto abbiamo pensato a qualificarla ulteriormente mantenendo una sola linea commerciale, quella dell’abbigliamento di qualità».
Il negozio Bacchetti Modasport si sviluppa su una superficie di 200 metri quadri e rappresenta un punto di riferimento per residenti ma anche turisti.
«Tanti nostri clienti arrivano anche dai paesi limitrofi», prosegue Mario Bacchetti, «li ringraziamo uno ad uno per la fiducia accordataci nel tempo ma mi preme ringraziare anche coloro che in tutti questi anni sono passati anche solo una volta a salutarci, magari senza acquistare nulla. Abbiamo scelto un prodotto selezionato, magari un po’ costoso rispetto alla media ma ci tengo a chiarire che la nostra non è una boutique. A partire dagli inizi degli anni Sessanta, da quando ho preso in mano il negozio, ci siamo concentrati su un’unica tipologia di mercato, quella dell’abbigliamento appunto. Nel 1950 insieme al negozio in piazza Tiziano avevamo anche una fioreria che andava molto bene e che ha svolto la sua attività per ben 22 anni. La nostra famiglia ha offerto un notevole impulso allo sviluppo commerciale di Pieve. Siamo sul mercato da cento anni, peraltro in un posto non facile come un piccolo paese di montagna che continua a cambiare pelle».
Appunto. Come è cambiata Pieve nel corso degli anni? «È cambiata tantissimo, sono venute meno una serie di realtà strategiche per il mantenimento di una vita quotidiana attiva e vivace. Penso alle caserme ma anche ad una serie di uffici oggi delocalizzati. Ci soprannominavano i “magnacarta” perché ogni tipo di documento veniva rilasciato qui da noi. Poi c’è la vocazione turistica, anch’essa venuta meno. Pieve aveva alberghi bellissimi ed invidiabili, eravamo un punto di riferimento per il Cadore» .
E dal punto di vista commerciale come sono cambiate le cose? «La gente qui apprezza tanto il mantenimento delle tradizioni. Forse per questo continuano a premiarci venendo ad acquistare nel nostro negozio. La concorrenza del mercato cinese fa paura. Lì vige la regola che io definisco del “basso costo a tutti i costi” per non parlare poi dell’online. A proposito di online è bene ricordare che rappresenta un mercato fuori dal tempo, che non contribuisce ad arricchire un paese, che si chiami Pieve o Milano poco importa. Un’attività commerciale che opera in un paese contribuisce in maniera diretta al mantenimento dello stesso. Noi aiutiamo le associazioni cittadine in svariate iniziative così come facciamo sponsorizzazioni per le realtà sportive. Sarebbe bene tenerlo a mente quando ci si collega ad un computer per effettuare acquisti di dubbia provenienza senza peraltro neanche sapere se ci staranno bene addosso o meno».
Chiusura dedicata ad uno sguardo al futuro: «Il futuro è adesso diceva qualcuno, siamo concentrati sull’oggi per onorarlo nel migliore dei modi», conclude con il sorriso di chi la sa lunga Mario Bacchetti salutando i suoi clienti dall’uscio del negozio. —
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