Badante svuota il conto ad un’anziana
PONTE NELLE ALPI. Svuota il conto dell’anziana amica per la quale lavora come badante. Poi, quando viene a sapere che la vittima del furto, un’ottantenne, ha presentato querela alla stazione dei carabinieri del paese, le confessa in lacrime di essere stata proprio lei ad aver prelevato, in diverse riprese, tremila euro dal suo conto corrente. Ora una sessantenne di Ponte nelle Alpi si trova indagata per furto ed utilizzo indebito di una carta bancomat, nonostante l’amica l’abbia perdonata ed abbia anche ritirato la querela.
Il fatto è venuto a galla tre mesi fa. Protagoniste della vicenda una sessantenne pontalpina ed una sua compaesana di ottant’anni. Le due si conoscono da molti anni e c’è, in apparenza, un solido vincolo di amicizia. Tanto che la sessantenne si è offerta di tenere compagnia all’anziana. Una sorta di badante. Ogni giorno la donna va a far visita all’ottantenne e le a sbriga anche qualche faccenda domestica. A volte la accompagna a fare spese.
La fiducia è tale che quando l’anziana va a prelevare i soldi al bancomat non si preoccupa di nascondere il codice all’amica-badante. Mai avrebbe pensato a quanto poi sarebbe accaduto.
Nel maggio scorso, però, l’anziana fa un’amara scoperta. In conti non tornano e analizzando il suo conto corrente scopre che mancano tremila euro. Va in banca a chiedere spiegazioni e blocca il servizio. Dalle successive verifiche risulta che in diverse riprese, in appena una settimana, qualcuno le ha svuotato il conto. A quel punto l’ottantenne si presenta alla stazione dei carabinieri del paese e sporge denuncia contro ignoti.
Nel pomeriggio, come al solito, si presenta l’amica ed ignara di trovarsi di fronte alla ladra, le racconta l’amara esperienza. A quel punto la sessantenne di Ponte nelle Alpi scoppia a piangere e confessa che era stata proprio lei ad effettuare quei prelievi.
Per la donna derubata sono lacrime vere quelle dell’amica che le promette di restituirle tutti i soldi fino all’ultimo centesimo. A quel punto l’ottantenne si ripresenta alla stazione dei carabinieri e ritira la denuncia. Il punto è che il furto e l’indebito utilizzo di un bancomat o carta di credito sono reati perseguibili d’ufficio dalla legge.
E per questo motivo il pubblico ministero Antonio Bianco ha iscritto la sessantenne sul registro degli indagati per aver rubato ed utilizzato indebitamente la tessera bancomat dell’amica. Ad attendere la sessantenne ci sarà un processo.
A meno che il suo legale non decida di accedere a riti alternativi al processo ordinario.
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