Baldo: «Al Pio XII di Misurina stavamo lavorando ad un centro di riabilitazione»

Il primario di Pediatra è rimasto all’istituto dal 2017 all’autunno 2019. «C’erano diversi progetti in cantiere per dare nuovo impulso all’area»

Pda

«Misurina poteva diventare un centro non solo di cura dell’asma dei bambini, ma anche di riabilitazione per i giovani trapiantati di polmoni, prevedendo dei programmi ad hoc con attività fisica e sportiva, fondamentale per queste malattie. Ma per fare tutto questo servono risorse».

A parlare è il dottor Ermanno Baldo ex direttore sanitario dal giugno 2017 all’autunno 2019 dell’Istituto Pio XII. Pediatra con una specializzazione in immuoematologia, primario all’ospedale di Rovereto, si è sempre occupato di malattie respiratorie. Di fronte alla decisione dell’Opera diocesana di san Bernardo degli Uberti di chiudere la struttura alla fine di quest’anno si dice molto rammaricato. «È un vero peccato che si vada a perdere un istituto unico in Italia, dove alla fine del secondo dopoguerra, si è iniziato a studiare e capire che l’asma e le malattie respiratorie potevano trovare una cura in strutture in quota dove l’aria è pulita. A Misurina», ci tiene a precisare il medico, «oltre all’aria pulita, troviamo anche una pressione barometrica minore che consente così una respirazione diversa. Io stesso ho notato che ad un giorno dall’arrivo i bambini respirano già meglio, giocando a calcio senza problemi. A Misurina abbiamo visto che in 10-15 giorni l’infiammazione allergica del polmone si risolve».

«A Misurina eravamo 120 bambini Da lì la spinta a diventare medico»

Per Baldo Misurina «è il posto ideale per sviluppare dei progetti non solo di cura dei problemi asmatici, ma anche come luogo di riabilitazione per chi ha subito un trapianto di polmone. «Per un trapiantato di questo tipo, la riabilitazione respiratoria è fondamentale per riespandere il polmone. Avevamo già iniziato a ragionarci durante la mia direzione e avevamo coinvolto anche l’associazione italiana contro la Fibrosi cistica per poter avviarvi un centro riabilitativo. Prima che nel 2019 iniziasse la prima crisi dell’istituto, c’erano tanti progetti in essere, ma poi tutto è naufragato», dice il pediatra che aggiunge: «La montagna intorno ai 1700-1900 metri di altitudine è un ambiente perfetto per curare queste malattie respiratorie. In montagna un bambino asmatico potrà fare cose che in pianura sarebbero impossibili perché l’altitudine e l’aria pulita, senza allergeni permette un controllo della malattia».

Chiude a fine anno il Centro per bimbi asmatici Pio XII di Misurina

Il pediatra precisa che una persona sviluppa i suoi polmoni fino all’età di 18 anni «per cui possiamo cambiare il destino di un bambino se lo alleniamo a respirare e ad allargare i suoi polmoni. Più i polmoni sono ampi più avrà una buona vecchiaia». 

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