Bamoussa, finisce il sogno olimpico
RIO DE JANEIRO. E' finito nel pomeriggio di Ferragosto il sogno olimpico di Abdoullah Bamoussa, il marocchino bellunese d'adozione chiamato in azzurro per difendere i colori italiani sui 3 mila siepi.
Ce l'ha messa tutta nella sua prova, ma purtroppo non è riuscito a centrare la finale, come invece aveva fatto agli Europei di Amsterdam a inizio luglio.
La Fidal infatti lo aveva convocato per il Brasile una decina di giorni fa, dopo che la squadra azzurra per il Brasile era già stata fatta, comunicandogli che era stato accettato l'invito della Iaaf (federazione internazionale di atletica) in ossequio alla norma del cosiddetto "Target number", il numero minimo di atleti chiamati a prendere parte ad una competizione. Bamoussa era in possesso dei requisiti previsti per la partecipazione, incluso il piazzamento entro i primi otto agli Europei e all'assenza del minimo ha supplito la Iaaf, appunto con l'invito nell'ambito del "target number".
Alla fine della gara, intervistato da Rai Sport 1, Bamoussa conserva ancora il sorriso, segno di quell'entusiasmo che aveva portato con sè a queste olimpiadi. "La convocazione è arrivata tardiva", confessa ai microfoni del cronista dal Brasile, "tanto che ormai avevo deciso di concedermi una vacanza. Ho fatto di tutto per andare in finale, ho dato tutto quello che avevo. E anche se non è andata bene, sono contento lo stesso. E' stata un'esperienza bellissima", conclude, "che rimarrà sempre nel mio cuore. Ringrazio la mia famiglia, tutti i miei amici e ringrazio tutta l'Italia".
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