Banca Prealpi apre i battenti alle Torri

Giorgio Azzalini e Davide Fent: «L’accordo con la Bcc dimostra che il nostro sogno non è naufragato»
Belluno, 20 ottobre 2008. presentazione del segretario del partito socialista Denis MansottiDenis Mansotti e Giorgio Azzalini
Belluno, 20 ottobre 2008. presentazione del segretario del partito socialista Denis MansottiDenis Mansotti e Giorgio Azzalini

BELLUNO. Conto alla rovescia per l’apertura della filiale della Banca Prealpi a Feltre. O meglio della “Banca delle Prealpi filiale di Feltre in Valbelluna". Il taglio del nastro sarà martedì. La nuova sede distaccata troverà collocazione al centro commerciale “Le Torri”. Soddisfatti del risultato i promotori di un progetto partito un paio di anni fa: la Banca di credito cooperativo di Belluno e Feltre.

«L’accordo con la Bcc Prealpi», sottolinea Giorgio Azzalini, che era presidente del comitato promotore, «dimostra che il nostro sogno non è naufragato, ma è diventato realtà concreta». Sono i numeri a dimostrare che, nonostante la Bcc di Belluno-Feltre non sia decollata in autonomia, la collaborazione con la Prealpi ha dato esito positivo: «Se i nostri risparmi dati a Prealpi ammontano a 56 milioni, la cifra che è stata reinvestita nel territorio bellunese è di 74 milioni», precisa Azzalini. «Questo significa che il ritorno è maggiore di quanto abbiamo dato. È il presupposto di un circolo virtuoso che era nostra intenzione creare per la provincia».

Banca Prealpi ha sede a Tarzo (Treviso) e al 31 dicembre 2011 contava su una rete di 26 sportelli, operanti in tre province (Treviso, Belluno, in cui la filiale è attiva dal 1997, e Pordenone). Due anni fa l’apertura della filiale di Sedico. Ora tocca a Feltre. E quella di Belluno a breve si sposterà in una sede più grande, sempre in via Vittorio Veneto. In tutta la provincia la Prealpi conta oltre 500 soci: alla fine dello scorso anno a Belluno erano 159. A Feltre dai 140 di sei mesi fa si è passati a oltre 300.

«Il nostro progetto originario», aggiunge Davide Fent del Comitato, «è entrato in un’idea ancor più grande. I numeri mettono bene in evidenza che, collaborando, un’entrata per il nostro territorio c’è». Il passo successivo perché il meccanismo funzioni è l’aumento del numero dei soci in territorio bellunese. «Il passaggio da cliente a socio avviene instaurando un rapporto di fiducia reciproco tra banca e socio stesso», dicono ancora Azzalini e Fent, ricordando anche alcuni dei vantaggi a cui i soci di Prealpi hanno diritto, come la possibilità di mutui agevolati e borse di studio.

«La Banca Prealpi ha chiuso lo scorso anno con oltre 8 milioni di utile netto di esercizio», evidenziano Azzalini ed Elisa Collazuol, direttore filiale di Sedico. «Non dimentichiamo che una fetta consistente, che per la provincia è di più di 50 mila euro, è destinata al sociale e alle associazioni». Esempi di progetti realizzati sono quello che ha permesso alla Ripa La Fenadora di Seren di completare l’opera del Boscherai di Pedavena, fermo da 30 anni. Ma un sostegno è stato dato anche all’associazione sportiva Feltrese per gli spogliatoi di Celarda. «Stiamo riuscendo a dare voce alle oltre 1.400 persone che avevano sottoscritto le quote per avere la Bcc di Belluno e Feltre», spiegano Azzalini e Fent. (m.r.)

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