Bando per aiutare le famiglie in crisi ma mancano i soldi

Bim Gsp sulla scorta degli anni scorsi ha già pubblicato l’avviso per il contributo, ma al Consorzio Bim non c’è il fondo
La sede di Bim Gestione servizi. In alto, Pierluigi Svaluto Ferro La sede della societa' Bim gestione servizi pubblici La sede di Bim Gsp dove ieri si e' svolto l'incontro
La sede di Bim Gestione servizi. In alto, Pierluigi Svaluto Ferro La sede della societa' Bim gestione servizi pubblici La sede di Bim Gsp dove ieri si e' svolto l'incontro
BELLUNO. Bim Gsp avvia il bando per le agevolazioni economiche alle utenze idriche in difficoltà, ma il fondo a sostegno di questa iniziativa gestito dal Consorzio Bim Piave per quest’anno non è stato previsto.


A confermare questa situazione è lo stesso presidente del Consorzio, Umberto Soccal.


Di cosa si tratta.
Il contributo per le utenze in difficoltà economica è stato introdotto alcuni anni fa per volere dell’Ato ed è finanziato da un fondo stanziato dal Consorzio Bim.


La somma in denaro viene erogata in base all’Isee: per un indicatore inferiore a 9 mila euro l’utente potrà usufruire di un’agevolazione di 30 euro, se l’Isee scende sotto i 7.500 euro allora il contributo sarà pari a 50 euro. Come si vede si tratta di somme ridotte, che però per una famiglia in difficoltà possono essere importanti.


Le domande per poter accedere ai contributi vanno presentate ai Servizi sociali del comune di residenza. E quest’anno la scadenza per la presentazione è il 15 dicembre.


Per coloro che avranno presentato la domanda, l’agevolazione varrà per i consumi di quest’anno dietro presentazione dell’Isee 2017, anche se sarà pagata nel 2018.


Le richieste.
Nel 2014 le richieste giunte a Bim Gsp sono state 549 e l’importo stanziato dal Consorzio è stato pari a 16.470 euro. Le cifre sono poi diminuite nel 2015 quando le utenze che hanno usufruito del contributo sono state 432 per un totale di 12.960 euro. Ma l’anno scorso le agevolazioni sono cresciute: le domande sono state 505 e l’importo pagato è stato di 24.270 euro.


Cosa è successo quest’anno.
«I soldi non sono stati stanziati per questo fondo a sostegno delle famiglie in difficoltà», spiega Soccal, «perché non abbiamo ad oggi avuto alcuna indicazione da parte dei sindaci del consiglio di bacino. Sono loro, infatti, che ci devono dire se vogliono ancora riproporre questo tipo di agevolazione. Inoltre, tutto era rimasto in stand by perché a livello nazionale si era parlato della volontà dell’Authority dell’energia di istituire un contributo per tutte le utenze “critiche”. Contributo di cui ad oggi non sappiamo nulla. Per cui stiamo attendendo di vedere se ci sarà o meno questa opportunità».


Nel frattempo però anche il fondo locale sembra aver subito uno stop. Il presidente del Consorzio Bim Soccal evidenzia che, «comunque, il bilancio del Consorzio è già stato chiuso. Ma», prosegue, «se i sindaci dovessero decidere di introdurre questo fondo, ci sarebbe la possibilità di assecondare la richiesta, visto che i contributi vengono erogati l’anno successivo ai consumi».


Il consiglio di bacino.
La notizia della mancanza delle risorse per le utenze idriche in difficoltà ha colto di sorpresa la presidente del Consiglio di bacino, Maria Teresa De Bortoli. «Non sapevo di questa situazione», commenta, «ma non mancherò di consultarmi con il Consorzio per capire come stiano le cose. Sicuramente si tratta di un fondo che andrebbe ripresentato, vista la necessità che esiste sul territorio di un aiuto anche per il pagamento di queste bollette. Comunque, a questo punto si dovrà capire dove andare a reperire le risorse per sostenere le famiglie bellunesi che faranno domanda».


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