Barattin: «Sbagliato vietare le slackline, sì a un regolamento»

Preferisce il dialogo allo scontro, il delegato provinciale del Soccorso alpino bellunese che chiede che vengano inserite all’interno della legge 19, sugli ostacoli al volo

BELLUNO. Preferisce il dialogo allo scontro. Il delegato provinciale del Soccorso alpino Dolomiti bellunesi, Alex Barattin, interviene sulla questione delle slackline in alta montagna (ovvero le highline). Auspicando non che vengano vietate, come ha invocato l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto, ma che vengano regolamentate, all’interno della legge 19, sugli ostacoli al volo.

«Le slackline sono solo un milionesimo dei cavi tesi nel nostro territorio da parte di altri soggetti (Enel, Terna, impianti sciistici, linee di esbosco, teleferiche dei rifugi)», ricorda Barattin. «Qualcuna è mappata e qualcosa è segnalato, ma siamo molto lontani dall’avere un database aggiornato, riferimento per chi vola».

Barattin precisa che non sta prendendo le difese di qualcuno, «sto solo constatando che il tutto dovrebbe essere regolamentato dalla legge sugli ostacoli al volo, che in teoria tutela la sicurezza nelle attività di elisoccorso, antincendio boschivo, di protezione civile e non solo (vedi gli alianti, i deltaplani, i parapendii). Il richiamo dell’assessore Coletto dovrebbe far smuovere la Regione nel dare seguito alla legge 19. Lo speriamo».

Dopo il posizionamento di una fune fra la Gusela e la Schiara nei giorni di Natale, e tutte le polemiche che ne sono seguite perché in molti si sono preoccupati per la sicurezza dei voli - specie di soccorso - Barattin ha incontrato alcuni dei ragazzi che pratica la disciplina in alta quota: «Ho ricordato loro che ci sono norme che regolamentano l’iter per il posizionamento di una fune,che posizionamenti non autorizzati sono fuori legge e, soprattutto, diventano una trappola mortale per chi vola. Ho chiesto loro se fosse possibile programmare incontri con dei referenti per definire alcune procedure che possano dare riferimenti certi alle varie centrali operative, e non solo, e che regolamentino il loro operato nel posizionamento e l’identificazione della slackline».

«Personalmente», conclude Barattin, «penso che vietare l’attività non farà altro che aumentarne la diffusione, invece il tutto dovrebbe essere governato dalla legge 19».

Alessia Forzin

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