Barbato: «Bellunesi, restate uniti»

Il saluto del prefetto durante la consegna delle onorificenze al merito della Repubblica italiana a nove cittadini

BELLUNO. Riconoscente, a tratti commosso, comunque posato e perfino paterno, Giacomo Barbato si congeda dalla comunità bellunese esprimendo la più grande gratitudine e anche un po' di dispiacere per essere stato prefetto di Belluno soltanto per un anno e poco più.

«Mi appresto a lasciare l'incarico per diventare ispettore del Viminale di Roma», annuncia al termine della cerimonia di consegna dei diplomi delle onorificenze dell'Ordine “Al merito della Repubblica italiana” che si è svolta ieri pomeriggio in Prefettura.

Tre i nuovi ufficiali e sei i nuovi cavalieri premiati dalle più alte cariche istituzionali, amministrative e dirigenziali della Provincia, in una sala gremita di familiari e autorità. «Lascio questa terra di straordinaria umanità con profondo rammarico, assieme a tanti amici con cui ho intrecciato un profondo rapporto, nonostante la breve permanenza. Ai Bellunesi consiglio di volersi più bene, coniugando le loro qualità con un pizzico di malizia per non essere sopraffatti, restando comunque uniti nella condivisione dei valori che li contraddistinguono».

A poco tempo dalla scomparsa dell'amata moglie Giustina Cesarano, il prefetto condivide con i convenuti il suo dolore: «Una tempesta ha investito la mia vita, in quattro mesi ho perso lo spirito vitale che ha alimentato la mia famiglia. Inutile nascondervi la difficoltà a organizzare questo incontro. Ringrazio personalmente i bellunesi, cittadini comuni, che mi sono stati vicini con delicatezza, affetto e partecipazione in questo difficile momento della mia vita. Ringrazio anche il personale dell'ospedale di Feltre e tutte le persone che sono state vicino a mia moglie con premura, alleviandole il dolore e sottraendola alla sofferenza fisica».

Erano presenti alla cerimonia le massime autorità bellunesi.

Sono ufficiali al merito della Repubblica Luigino Olivier di Longarone, attivo nel volontariato, vicesindaco, consigliere e assessore, Giuseppe Santoiemma di Santa Giustina, luogotenente dell'Arma dei Carabinieri e dal 1990 componente della della Polizia giudiziaria di Belluno, e Angelo Valente, dipendente Italgas, prolifico donatore di sangue e componente del direttivo provinciale e regionale Fidas, oltre che membro di diverse associazioni di volontariato.

Cavalieri sono Natale Da Ronch, sindaco di Rivamonte Agordino e tra i fondatori della pro loco, Antonio Frescura, artigiano dell’occhiale, Enrico Natalino di Benko, tenente dell'Arma in congedo e attivo nella polizia militare della brigata Cadore, Giancarlo Pellizzari, manutentore della Zanussi e tra i promotori della costruzione della chiesetta agli alpini caduti di Zelant, il vigile del fuoco Gianfranco Sommavilla, istruttore professionale intervenuto in contesti di emergenza in Friuli e all'Aquila, e Ludovico Trevisson, amministratore plurititolato della Meccanostampi.

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