«Barp resta fuori Dovevo tagliare le spese correnti»

«Dovevo tagliare sulle spese correnti, e di questi tempi anche mille euro fanno comodo», dice il sindaco Renato Moro. Un assessore a Sospirolo ha un'indennità mensile di circa 380 euro (lordi). Possibile che fossero proprio quelli i soldi necessari per far quadrare il bilancio? «E' tutto fondamentale. Il costo del personale è troppo alto», dice Moro. Tra il sindaco e Barp, in passato, ci sono state scintille, perchè l'assessore non si era mostrato in linea con alcune posizioni assunte da Moro, soprattutto in merito alla centralina idroelettrica in valle del Mis (della Valsabbia), con Barp allineato alle perplessità della minoranza.

Anche il milione e 200 mila euro spesi per la ristrutturazione del municipio avevano generato qualche disaccordo (Barp però non ha mai votato contro in sede decisionale su questi lavori). Nonostante qualche divergenza di opinioni, Moro sottolinea che non sono stati questi i motivi del ritiro deleghe: «Ognuno è libero di pensarla come crede. Io però ho bisogno di gente che lavori e che sia disponibile».

Significa che l'ex assessore Barp non lo era? «Può darsi», risponde il sindaco, senza aggiungere altro. Ma come mai ha ritirato le deleghe a un anno dalle elezioni? «Io sono il sindaco fino al giorno prima della scadenza del mio mandato, quindi se dovrò prendere decisioni forti anche a pochi giorni dalle elezioni lo farò».

Ci sono altri assessori che potrebbero saltare? «Potrei anche togliere altre deleghe, per far quadrare i conti». Quali? Il sindaco elenca i suoi assessori, e sembra salvarli tutti: chi perchè ha la delega al bilancio, chi perchè è anche in giunta in Comunità montana. La sensazione che si respira, però, è che Fiorenzo Barp potrebbe non essere l'unico a essere estromesso dalla giunta. (a.f.)