Basilica gremita per l’ultimo saluto al fotoreporter Stefano Zardini
La basilica di Cortina si è riempita ieri pomeriggio per l’ultimo saluto a Stefano Zardini, il fotografo di Cortina spensosi lunedì all’ospedale di Treviso all’età di 73 anni per un’emorragia cerebrale.
Zardini, dopo aver iniziato a sentirsi poco bene, era stato portato in ambulanza all’ospedale di Pieve di Cadore per un primo accertamento, e poi trasportato d’urgenza all’ospedale di Treviso, dove però, nel giro di pochi giorni trascorsi tra lo stato di veglia e il coma farmacologico, le sue condizioni sono peggiorate fino al decesso.
Zardini era una persona molto conosciuta in paese per le sue fotografie, i suoi libri, le sue pubblicazioni, le sue iniziative che spaziavano in vari campi.
«La vita porta ad un incontro, e ora siamo all’incontro tra un uomo libero e un Dio libero», ha detto in apertura della cerimonia funebre il parroco don Ivano Brambilla. «Nei giorni scorsi ho avuto l’occasione di vedere delle foto di Stefano che, sembra impossibile a dire, suscitavano l’immagine di Dio. Le sue foto trasmettono emozioni, parlano di Dio. Gli occhi riescono a cogliere nelle immagini molto di più di quello che cerco di trasmettere io in parole».
Don Ivano ha voluto ricordare le fotografie ora esposte all’Ikonos Art Gallery dove è allestita la mostra di Zardini “Snowland”, venti fotografie dedicate alla purezza della neve.
«Ho visto una bellissima foto delle strisce che gli sciatori lasciano sulla neve. Ecco, ognuno dovrebbe lasciare una striscia su questo mondo della sua esistenza. Dall’alto si vede il passaggio di ogni uomo sulla Terra. Non tutto finisce qui», ha concluso don Ivano nella sua omelia, «se non riesco a spiegarlo a parole, lo si colga dall’immagine».
Zardini lascia la seconda moglie Valentina, dalla quale ha avuto un figlio, Luca. La prima moglie è morta di una grave malattia molti anni fa: da lei ha avuto due figli, Nicola e Michel, oggi adulti e con una propria vita familiare.
Conosciutissimo non solo a Cortina, ma in anche in altre parti d’Italia e all’estero, Stefano Zardini è stato testimone di situazioni di guerra e di emergenza per vent’anni in 60 paesi.
Su commissione delle Nazioni Unite ha documentato il traffico di droga in Asia Centrale con uno straordinario servizio sul traffico di eroina al confine fra l’Afghanistan ed il Tagikistan. Indimenticabile il suo reportage sulla fatica umana e la prostituzione in India.
Sono circa 25 le mostre personali di Zardini, che ha pubblicato anche 40 libri fotografici, di cui 27 come unico autore. —
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