«Basta parole, ora via alle azioni eclatanti»

Filt Cgil e Camera del lavoro chiamano tutti a raccolta: «Non c’è più tempo, il territorio alzi la voce»

BELLUNO. «Rassicurazioni e risorse limitate non sono le risposte che chiedevamo e confermano gli scenari preoccupanti per la nostra Provincia, per i lavoratori di Veneto Strade e non solo quelli». Sono delusi i sindacati di categoria rispetto all’esito dell’incontro della presidente della Provincia, Larese Filon di ieri a Roma. E la Filt Cgil chiama a raccolta tutti i lavoratori e anche gli amministratori perché ora si passi dalle parole ai fatti, cioè che si alzi il tenore della protesta. «Ancora una volta il Governo», dice Alessandra Fontana della Filt Cgil e la Camera del lavoro, «pensa di poter prendere tempo, noi no: noi e i lavoratori che rappresentiamo abbiamo una scadenza davanti, il 1 marzo. Dal primo di marzo l’azienda Veneto Strade sospenderà il servizio di manutenzione sulle strade ex Anas e cosiddette provinciali storiche e contestualmente collocherà in cassa integrazione straordinaria 90 dipendenti. Non c’è più tempo da perdere: la Cgil chiede che il territorio unito e compatto faccia sentire la propria voce e unito e compatto concordi la linea e le azioni, anche eclatanti, per la difesa della Provincia».

Per il sindacato quanto accaduto a Roma dimostra che «arrivare con l’acqua alla gola al confronto con il Governo non è stata la soluzione corretta: occorreva sostenere nel corso degli anni le battaglie per le garanzie di gestione e di vivibilità del territorio montano: viabilità, assetto idrogeologico, sanità, scuole. La Cgil da anni pone l’importanza di garantire il finanziamento strutturale della rete viaria, dell’intera rete viaria bellunese, come tassello imprescindibile per il mantenimento di un livello ottimale di economia, socialità e sviluppo. Questa coscienza e perseveranza devono diventare patrimonio condiviso della comunità bellunese: abbiamo apprezzato l’ordine del giorno votato all’unanimità dai sindaci nel corso dell’assemblea della scorsa settimana. Ci rivolgiamo a tutti loro, alle categorie economiche che in questi giorni hanno espresso le proprie preoccupazioni per proseguire assieme in questa iniziative. Tre rimangono le richieste sul tavolo: il trasferimento 15 milioni di euro per la gestione della viabilità ordinaria; la strutturalità del trasferimento e l’unicità della rete viaria provinciale e della sua gestione».

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