Basta una legge ordinaria, Sappada verso il Friuli

Ieri a Roma il via libera della Commissione bicamerale per le questioni regionali. Battaglia in aula con chi voleva porre un freno alla “libera uscita” dei Comuni

SAPPADA. Un passo avanti verso Sappada in Friuli. La Commissione bicamerale per le questioni regionali, composta da venti senatori e altrettanti deputati, ha dato parere favorevole al cambio di regione di Sappada con legge ordinaria.

La questione è approdata a Roma e lo ha fatto suscitando un gran clamore, con lo scontro tra il senatore aostano Albert Laniece e il verde sudtirolese Florian Kronbichler.

Il dibattito si è acceso sulla questione della natura dell’atto giuridico con il quale il trapasso da una regione all’altra debba essere definito. Laniece, preoccupato che il cambio di regione potesse far scuola, sosteneva, infatti, che l’atto dovesse essere adottato con legge costituzionale, essendo il Friuli una regione speciale, quindi di rilevanza costituzionale. A suo sostegno alcuni rappresentanti di Forza Italia, per i quali «sarebbe il caso di arginare il fenomeno montante di comuni “in libera uscita”. Un inasprimento delle relative procedure, quale la legge costituzionale al posto della legge semplice costituirebbe una adeguata misura».

«Un Parlamento che nutrisse simili preoccupazioni», replica il deputato Florian Kronbichler, «darebbe un cattivo esempio di democrazia. Equivarrebbe a usare una legge costituzionale e gli statuti di autonomia come clava contro la volontà dei suoi cittadini. Sabotare con cavilli giuridici quanto voluto dal Comune e dai Consigli regionali competenti, sarebbe un attentato alla democrazia di base».

Soddisfazione a Sappada tra il Comitato referendario: «E il primo scoglio lo abbiamo superato indenni», sospira Alessandro Mauro. «Non pensavamo che questo argomento fosse discusso in tempi così rapido e ciò ci fa sperare che la procedura parlamentare possa concludersi al più presto».

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