Bellumat (Consorzio rocciatori) a giudizio per 4 fatture

FELTRE. È stato rinviato a giudizio, con prima udienza fissata per il 23 marzo 2017, Pietro Bellumat, 57enne residente a Feltre e legale rappresentante del Consorzio Triveneto Rocciatori Scarl. Bellumat (assistito dall’avvocato Luciani Licini) è accusato dalla procura di Belluno di “dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti”, cioè di aver violato il decreto legislativo 74/2000, legge sui reati tributari.
Sulla base delle indagini, coordinate dal sostituto procuratore Roberta Gallego, il Consorzio Triveneto Rocciatori si sarebbe avvalso di fatture false o comunque relative ad operazioni inesistenti, visto che sarebbero state emesse da soggetti che non erano operativi sul mercato sia sotto il profilo commerciale che imprenditoriale.
Le fatture contestate sono quattro, emesse nel 2009 e nel 2010 per circa 150 mila euro e sono state tutte regolarmente pagate con bonifici bancari. Lo scopo era, secondo l’accusa, quello di abbassare la base imponibile e evadere una parte della tassazione con un risparmio di imposta.
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