Bellunesi in piazza per ricordare il giovane Giulio Regeni

Il momento più toccante alle 19.41 quando si sono accese tutte le fiaccole. Massaro: «È un impegno civile e umano»

BELLUNO. Anche Belluno ieri sera ha voluto ricordare Giulio Regeni. A tre anni dalla scomparsa del giovane cooperante friulano, una piccola folla in maniera spontanea si è radunata silenziosa in piazza Duomo di fronte a Palazzo Rosso sul balcone del quale campeggia a caratteri cubitali uno striscione di colore giallo che chiede verità in merito a una vicenda che ancora oggi presenta più di un lato oscuro. . A capeggiare i bellunesi accorsi in piazza c’era il sindaco Jacopo Massaro che ha preso la parola in attesa dello scoccare delle ore 19. 41, momento centrale dell’iniziativa. A quell’ora tre anni fa, infatti, Giulio Regeni si è messo in contatto per l’ultima volta con i propri familiari prima di far perdere le sue tracce. Le 19.41 hanno fatto registrare il momento più toccante della piccola cerimonia: l’accensione di alcune fiaccole in un clima suggestivo caratterizzato da un silenzio assordante. «L’amministrazione comunale ha sposato senza indugi la causa Regeni, non è la prima volta che ci ritroviamo in piazza per ricordare questo giovane», ha sottolineato il primo cittadino, «anche noi, nel nostro piccolo, chiediamo verità e continueremo a farlo partecipando attivamente ad iniziative di questo tipo».

Il consiglio comunale di Belluno lunedì aveva accolto la proposta avanzata da un gruppo di cittadini, gli stessi che in maniera spontanea hanno deciso di radunarsi ieri in piazza, sfidando il freddo e, perché no, anche un po’ di indifferenza. «Ci sono casi attorno ai quali è bene mantenere sempre alta l’attenzione: la morte di Giulio Regeni a nostro avviso è una di queste», ha aggiunto Marta Angherà, una delle promotrici della manifestazione. La piccola folla si è andata via via ingrossando, passando dalle poche unità dell’inizio fino a superare la cinquantina allo scoccare delle 19.41.

L’attesa è stata scandita dall’accensione delle fiaccole, portate in piazza direttamente dal sindaco Massaro in una grossa sacca di colore blu. Al suo fianco diversi rappresentanti istituzionali come il presidente del consiglio comunale Francesco Rasera Berna e i consiglieri Francesco Masut e Ida Bortoluzzi. Quest’ultima particolarmente colpita dalla morte di Regeni, ancora oggi a tre anni dall’episodio: «Ho un figlio che, come Giulio, è all’estero. Ogni tanto ci penso e questo aumenta il senso di preoccupazione di una mamma», ha detto arrivando in piazza prima di tutti gli altri.

Giulio Regeni è stato ricordato, ieri, anche in altre cento piazze italiane contemporaneamente. «Belluno non poteva mancare, è un impegno civile oltre che umano», ha concluso Massaro.



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