Bellunesi puntuali nel pagare le bollette In mille rateizzano
BELLUNO. Aumentate, in alcuni casi raddoppiate, ma immediatamente pagate. È un popolo onesto, quello bellunese: quando riceve una bolletta, anche se la contesta, la paga. L'anno scorso ci sono state tante lamentele per il caro bollette dell'acqua. La tariffa, aumentata del 29,4%, ha scatenato le proteste di tanti cittadini e piccoli-medi imprenditori che però quelle bollette le hanno pagate. Facendo confluire nelle casse di Bim Gsp oltre 37 milioni di euro.
I dati. Il gestore del servizio idrico integrato ha effettuato un'analisi dei dati gestionali del 2014, verificando che il 98% degli utenti ha pagato senza un giorno di ritardo la bolletta. «Rispetto al 2013, c'è stato un incremento nel bollettato di 11 milioni di euro», spiega Giuseppe Vignato, amministratore unico della società, «generato dal recupero dell’addizionale relativa al biennio 2013-2014 e dall’accelerazione data alla fatturazione di consumi pregressi non ancora emessi, limitatamente ad alcuni Comuni». Dei 37 milioni di euro fatturati, al 31 dicembre 2014 ne sono risultati incassati 34: «Se si considera che due milioni scadono nel 2015, i non incassati netti alla fine dell’anno sono risultati pari a meno di un milione di euro, ovvero circa il 2% del totale», aggiunge Vignato. Qualche anno fa la percentuale di non incassato si attestava sul 7-8%.
Rateizzazioni e rimborsi. Per venire incontro agli utenti Bim Gsp ha concesso 1.035 rateizzazioni per un valore di 1,1 milioni di euro, di cui 400 mila già incassati a fine anno. Sono stati, inoltre, concessi 549 contributi di 30 euro ciascuno a famiglie disagiate. «Riscontriamo un comportamento indubbiamente serio da parte dei nostri utenti, che se da un lato reagiscono all’aumento tariffario con una maggiore oculatezza sui consumi, dall’altro riconoscono la serietà del lavoro svolto dalla società», puntualizza Vignato. «Nell’ultimo anno sono state aggiornate puntualmente le letture di quasi tutti i contatori». Nel 2014, inoltre, Bim Gsp ha rimborsato 375mila euro di depositi cauzionali agli utenti che sono passati alla forma di pagamento delle bollette tramite addebito automatico in conto corrente, e sono stati restituiti circa 200 mila euro a 1.700 utenti per canoni di depurazione non dovuti.
Calano i crediti verso i clienti. Sono passati dai 50 milioni di euro del 2012 ai 30 milioni registrati a fine 2014. La prospettiva è di un'ulteriore riduzione, a breve, sotto i 20 milioni di euro. «Questa gestione del credito ci ha consentito di generare liquidità, impiegata in gran parte per ridurre lo stock di debito della società e in parte per finanziare il corposo piano di investimenti (20 milioni) che realizzeremo nel periodo 2015-2018, per migliora la rete acquedottistica e fognaria della provincia», conclude Vignato.
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