Belluno: a Campolongo la tradizionale "gara della lioda"

Equipaggi in costume a trainare le slitte artigianali lungo le vie del paese
SANTO STEFANO DI CADORE.
La gara della lioda, una serata riuscita tra tradizione e simpatia. Trentadue gli equipaggi composti ognuno da tre concorrenti rigorosamente vestiti con abiti tradizionali ed impegnati a trainare la lioda, la tradizionale slitta utilizzata per il trasporto invernale. I 96 partecipanti si sono cimentati in un percorso nuovo che li ha portati lungo le vie interne del paese.

Dopo la partenza da Piazza S. Giacomo e l’attraversamento del fiume Piave il tracciato continuava in località Tarzabotto, dove sul manto innevato delle fiaccole indicavano il percorso creando una splendida atmosfera. Poi gli equipaggiamenti rientravano su via Mazzini e via Frison per concludere nuovamente in piazza passando dietro la chiesa ottagonale. Lì Bruno Pomarè e Lisetto Pradetto hanno preparato una maxi polenta tradizionale. Lungo tutto il percorso svariati punti di distribuzione di bevande calde dove si poteva sostare ed ammirare l’abilità con cui i concorrenti hanno allestito le proprie slitte.

La gara ha una formula particolare: vince il terzetto che si avvicina di più, per difetto, ad un tempo sorteggiato prima della competizione. In questo modo non è la velocità ad essere premiata, ma la fatalità. «Il gruppo con cui ho condiviso la fase organizzativa si è dato da fare con nuova grinta» ha commentato l’assessore Bruno De Benedet «per riportare in auge una tradizione mai abbandonata e che affonda le sue radici nella storia locale. In tanti hanno scelto d’assistere dal vivo ad una vera e propria rievocazione storica. Segno che l’autenticità degli eventi premia».

Il primo premio che consiste nel “porzél d Sant Antone” offerto dalla Proloco è andato al terzetto composto da Silvio Pomarè, Remo Casanova e Elviro De Zolt. Secondi Loris e Martin Del Fabbro e Luana Genova con una cena al Monaco Sport Hotel. Terzi Ivan e Stefano Casanova e Alessandro Pomarè con un maialino offerto dalla macelleria Diego di Santo Stefano. Il consueto premio alla lioda più caratteristica è andato a Luciano Fontana, Tullio Grandelis e Gianluca Pomarè che si sono portati a casa l’agnello offerto dal Camping Comelico. Ma manifestazione ha messo in rete tutti i gruppi di volontariato della zona: la Proloco, il coro Peralba, il gruppo del calcio e dell’Ana.

Inoltre prezioso l’aiuto degli amici di Padola del Comelico Nordicski. L’evento è stato patrocinato dal Comune di S. Stefano e dalla Regola di Campolongo.

Ad assistere alla manifestazione sono saliti anche il consigliere regionale e capogruppo del Pdl in Regione Dario Bond, il dirigente del Servizio Forestale Regionale Pierantonio Zanchetta, che ha anche corso con Maurilio De Zolt e Fernando Coluzzi. Presenti anche il sindaco Alessandra Buzzo e il caporegola di Campolongo Ruggero Grandelis.

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