Belluno accoglie il quinto raduno della Brigata Alpina Cadore
BELLUNO. Sono passati vent'anni da quel 1997 che vide lo scioglimento della Brigata Alpina Cadore. Un anniversario importante che le penne nere bellunesi hanno deciso di ricordare organizzando il quinto raduno della Cadore. Tanti eventi in programma tra sabato e domenica e nel cuore il desiderio di rivivere insieme quel sentimento di appartenenza e orgoglio maturato durante la naja. Una festa per chi ha indossato il cappello ma anche per l'intera città, il cui vissuto è strettamente legato alle penne nere. «Hanno sciolto la Brigata ma non hanno sciolto lo spirito e la forza che ci hanno uniti che ancora oggi, come usa la nostra Fanfara dei congedati, ci fa gridare a piena voce "Cadore"» spiega il presidente nazionale Ana Sebastiano Favero.
Nei giorni scorsi la città ha "scaldato i motori" con mostre e spettacoli teatrali. Sabato è la giornata delle porte aperte alla caserma Salsa in attesa della grande sfilata di domenica alla quale partecipano 5 mila alpini. In città sono attese 15 mila persone. «La nostra sezione ha sempre cercato di profondere il meglio di se stessa e della sua orgazzazione per accogliere degnamente i radunisti e presentare loro il lato più bello della città di Belluno imbandierata per l'occasione» aggiunge Angelo Dal Borgo, presidente della sezione Ana di Belluno, «speriamo di esserci riusciti anche questa volta».
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