Belluno: adolescente picchiato sulle Scalette

La vittima ha 14 anni, l'aggressore voleva il suo cellulare
La questura e una volante
La questura e una volante
BELLUNO.
Aggredito in pieno centro per il telefonino. Era passata da pochi minuti la mezzanotte di sabato quando Francesco (il nome è di fantasia), un ragazzino di 14 anni, è stato atterrato da un pugno alla pancia. «Stavo scendendo le scalette per raggiungere Borgo Prà», racconta ancora sconvolto per l'episodio, «quando due ragazzi più grandi di me, credo fossero maggiorenni, si sono avvicinati. Uno di loro mi ha chiesto di fargli vedere il cellulare. Ovviamente mi sono rifiutato e così, mentre l'amico guardava, sono stato colpito alla pancia con un pugno». Francesco è caduto a terra mentre i due ragazzi se la davano a gambe giù per le scale. «Mi sono rialzato», prosegue «e sono corso a casa. Ho raccontato tutto ai miei genitori che mi hanno accompagnato al pronto soccorso e in questura per formalizzare la denuncia».

Al S. Martino, oltre all'addome dolente, i sanitari hanno accertato un evidente stato di choc. Dopo il livido rimane la paura: «E pensare», riflette Francesco, «che dovevo essere accompagnato a casa, ma non ho trovato un passaggio, così mi sono incamminato da solo. I ragazzi che mi hanno aggredito sono italiani, mi sono sembrati ubriachi, perchè li ho visti barcollare». E secondo Francesco avevano tutta l'intenzione di rubargli il cellulare. «Non mi sarei mai aspettato», commenta, «di vivere un fatto del genere. Ma voglio credere che sia stato solamente un caso: Belluno è sempre stata una città tranquilla».

Chissà se questo episodio potrà essere archiviato come una «ragazzata» spinta sopra le righe, ma finita tutto sommato bene o se pure sia il termometro di una città nella quale la violenza ha iniziato a far capolino. La morale dei nonni oggi è più che mai attuale: «Mai andare in giro da soli dopo mezzanotte».

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi