Belluno, arrestato l’anziano accoltellatore
BELLUNO. Il farmacista sta meglio. E l’anziano che venerdì pomeriggio l’ha accoltellato è agli arresti domiciliari. Mentre il dottor Manlio Schiavinotto è ancora nel reparto di Rianimazione del San Martino, ma se la caverà in pochi giorni perché fortunatamente il coltello da cucina non ha leso organi vitali, l’81enne aggressore P.M. è stato arrestato dalla polizia e posto ai domiciliari, su disposizione della procura della Repubblica. È confermato che soffre di una forma di demenza senile, nel frattempo due delle tre figlie l’hanno raggiunto dalla Lombardia e si stanno occupando di lui, insieme alla badante. Quest’ultima, la donna che lo assiste abitualmente, non sarebbe stata presente al momento dell’aggressione, perché stava osservando la normale pausa prevista da questo genere di lavoro.
L’anziano è indagato per lesioni aggravate e domani mattina ci sarà l’udienza di convalida dell’arresto, davanti al giudice per le indagini preliminari Sgubbi e al pubblico ministero titolare del fascicolo Sartorello. Le sue condizioni di salute, che già hanno indirizzato la misura cautelare, peseranno anche alla fine delle indagini preliminari, in termini di punibilità o meno. È capace d’intendere e volere e in grado di sostenere un processo? I rilievi della questura hanno escluso il tentato omicidio. L’anziano ha agito per un improvviso quanto incontrollabile raptus e non aveva certo intenzione di uccidere chi gli aveva fatto visita per portargli dei farmaci e misurargli la pressione.
L’accoltellamento è avvenuto in un appartamento al numero 37 di via Garibaldi, dove l’anziano vive da solo, dopo che il giorno di Santo Stefano dell’anno scorso aveva perso la moglie. Una famiglia benestante e conosciuta. Le figlie dell’uomo l’avevano affidato ad una signora abbastanza giovane e di massima fiducia, che si occupa di lui a tempo pieno.
Il giorno dopo l’accaduto non ci sono novità sostanziali sulla dinamica dei fatti. Il 56enne gestore della farmacia all’Ospedale, che abita nella stessa strada, è andato a trovare P.M. come faceva abbastanza spesso, per rifornirlo dei farmaci di cui ha bisogno. Verso le 16 i due uomini, che si conoscono benissimo, erano in cucina e, mentre il dottore gli stava provando la pressione, il paziente ha impugnato un coltello con una lama lunga e l’ha colpito nella parte sinistra del torace, appena sotto il polmone. Ferita profonda ma che non ha leso organi vitali.
Pur dolorante e insanguinato, Schiavinotto ha avuto la prontezza di evitare altri colpi e soprattutto chiamare personalmente i soccorsi.
È partita una telefonata al 118, e contemporaneamente è stata allertata la questura. Accanto all’ambulanza, sono arrivate diverse volanti, con la Squadra mobile e la Scientifica.
L’anziano è stato trovato tranquillo dai poliziotti, come se non si fosse reso conto di quello che di gravissimo era successo.
In un primo momento, è stato a sua volta portato all’ospedale per un passaggio nel reparto di Psichiatria, prima che la magistratura decidesse per l’arresto. L’età dell’indagato e le sue condizioni fisiche e psichiatriche hanno fatto propendere per gli arresti domiciliari, approfittando anche dell’arrivo dei parenti dalla Lombardia. Come anticipato, domani mattina si svolgerà l’udienza di convalida.
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