Rc auto, a Belluno crescono le tariffe: in aumento le rateizzazioni

Sempre più bellunesi chiedono ormai di pagare mensilmente il premio. Boom di polizze aggiuntive contro gli eventi atmosferici e gli animali selvatici

Paola Dall’anese
Polizze Rc Auto in calo
Polizze Rc Auto in calo

Nel 2024 l’Rc auto nel Bellunese è salita del 5% rispetto all’anno precedente. Un incremento che si registra anche in questo 2025 appena iniziato. Con i rincari è cresciuta, di pari passo, anche la richiesta di rateizzazione del pagamento dei premi da parte dei clienti insieme al desiderio di difendersi sempre di più contro gli eventi atmosferici e la fauna selvatica.

Le tariffe comparate

Che le tariffe in questi anni siano cresciute costantemente lo dicono i siti specializzati come quello che compara le tariffe a livello nazionale cioè Segugio.it.

La piattaforma evidenzia come nel Bellunese, nel 2024, con un +4,9% (si è passati da 329,9 euro del 2023 a 345,9 euro nel 2024) e a Treviso con un +4,4% (passando da 393,7 euro a 411 euro) si sono registrati gli aumenti maggiori del Veneto, mentre è soltanto Verona ad aver evidenziato una flessione pari a -5,7%.

Per le altre province venete gli aumenti sono andati dallo 0,4% di Venezia all’1,5% di Vicenza e Rovigo. In media in regione l’incremento è stato dello 0,2%.

In provincia

«Le tariffe dell’Rca nel Bellunese», ci tiene a precisare Antonio Ante che con un altro socio gestisce gli sportelli assicurativi a marchio 989, «sono tra le più basse d’Italia e se aumentano è perché il costo della vita è cresciuto e di conseguenza anche tutte le altre voci di spesa si adeguano. Ma, ripeto, qui restiamo con le tariffe più basse, che si assestano indicativamente intorno ai 300 –350 euro l’anno».

«Non è semplice dare un costo medio dell’Rc auto anche perché ogni compagnia adotta politiche diverse», aggiunge Enrico Collarin che con il socio Fabrizio Montenero gestisce gli sportelli di Dolomiti assicurazioni.

«I prezzi variano molto in base all’età dell’assicurato, al luogo di residenza, alla cilindrata dell’auto e anche all’attestato di rischio cioè il numero di incidenti occorsi negli ultimi sei anni».

La rateizzazione

Resta il fatto che se «in provincia di Belluno la stragrande maggioranza delle persone che ha una vettura si assicura, molti ormai preferiscono dividere la spesa in più rate.

Solitamente una persona assicura la vettura e ultimamente anche la casa per cui al posto di pagare immediatamente una somma complessiva intorno ai mille euro, preferisce dividere la spesa in rate mensili», precisano Lante e Collarin che evidenziano come la rateizzazione spesso non ha particolari costi aggiuntivi «anche perché le compagnie adesso hanno al loro interno la possibilità di concedere prestiti e questo abbatte i costi per l’utente che può pagare a rate tramite il rid cioè il prelievo mensile dal conto corrente»

Eventi atmosferici e fauna

Cresce anche il bisogno di assicurare la vettura contro gli eventi atmosferici come la grandine e gli animali selvatici. «Diciamo che c’è maggiore consapevolezza dei rischi che si corrono», dicono i due assicuratori, «da parte delle persone anche vedendo quanto succede in giro per l’Italia in questi ultimi anni con i cambiamenti climatici. Per cui scelgono di aumentare il premio di qualche decina di euro, per essere più sicuri contro questi fenomeni. Anzi, queste voci segnano un aumento davvero esponenziale negli ultimi anni», precisa Lante.

I neopatentati

Resta poi il nodo dei neopatentati. «Per loro le tariffe sono più alte anche se con l’entrata, alcuni anni fa della legge Bersani, possono beneficiare della classe di rischio dei genitori. E quindi invece di pagare una tariffa piena che potrebbe aggirarsi sui 1.500 euro, ne pagano 500-600 euro. E questo perché», spiega Collarin, «sono delle new entry e quindi non hanno ancora un attestato di rischio».

Le compagnie online

Gli assicuratori bellunesi, infine, non temono la concorrenza delle compagnie online.

«C’è ancora, e se possibile è aumentata», precisano Lante, Collarin e anche Paolo Gamba che gestisce da oltre 40 anni diverse agenzie per la Zurich assicurazioni, «la volontà dei bellunesi di rapportarsi con una persona fisica con cui confrontarsi e da chiamare in caso di bisogno o per chiedere dei consigli. I bellunesi sono ancora alla ricerca di rapporti personali. E questo influisce negativamente sul ricorso alle società online».

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi