Belluno: basta corse selvagge prima del rally, in arrivo le webcam
Il Tre Cime Promotor, organizzatore del Rally Bellunese, ha deciso di combattere un problema che esiste «da quando esistono i rally»
Una strada di Valmorel e un momento del rally bellunese
LIMANA.
Stop alle ricognizioni selvagge e che violano il codice della strada. Il Tre Cime Promotor, organizzatore del Rally Bellunese, ha deciso di combattere un problema che esiste «da quando esistono i rally», spiega Giobbe Mastellotto, presidente dell'associazione, che ha pensato di installare quattro web cam per controllare le zone di Cesiomaggiore e Valmorel, teatro di due prove speciali il prossimo 18 giugno.
«Applicheremo il massimo delle sanzioni, che poi devolveremo in beneficenza», tuona dal sito del Tre Cime promotor il gruppo cappeggiato da Mastellotto. Il messaggio gira da un paio di giorni anche su facebook (un utente ha confermato il fenomeno scrivendo che "ieri a Valmorel sembrava di stare da "Toretto" in pieno Fast and furious..."), e si configura come una sorta di «terrorismo nei confronti di quei furbetti che continuano a provare il percorso di gara fuori dalle giornate in cui sono autorizzati», continua il presidente. «Tutti gli anni c'è qualcuno che ci prova, non solo piloti ma anche qualche appassionato che pensa di emulare le gesta degli sportivi. Non si fa, è pericoloso». Quando una ricognizione non è autorizzata, infatti, la strada è frequentata da tutti, residenti, persone di passaggio. «Senza contare che è controproducente voler provare al limite con le auto stradali, che hanno un comportamento totalmente diverso da quelle che poi verranno usate in gara», continua Mastellotto. «Con i parametri che si acquisiscono con l'auto stradale i piloti non potranno che fare errori quando si è in gara con l'auto da corsa».
Il presidente spiega di aver più volte segnalato alle forze dell'ordine (polizia stradale e vigili urbani), la problematica, ma i trasgressori sono difficili da cogliere sul fatto. Per questo si è pensato alle web cam, quattro telecamere da posizionare all'interno di abitazioni private: «Se un pilota sottoscrive un contratto con noi, sa che non può provare il percorso di gara fuori dalle date concordate. Così vediamo di farlo capire una volta per tutte, e di arginare il fenomeno». Più difficile sarà contrastare gli emulatori. Il gruppo di lavoro del Tre Cime promotor chiede inoltre a chi ama i rally di sensibilizzare chi continua a fare ricognizioni abusive, «senza nessun rispetto per la popolazione locale, per gli organizzatori e per le autorità che poi ci dovranno rilasciare le autorizzazioni».
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