Belluno, black out telefonico per un guasto

Telefoni fissi muti: impossibili fare o ricevere chiamate per problemi Telecom a Montebelluna. Disagi per tutto il giorno

BELLUNO. Migliaia di persone senza linea telefonica fissa, molti anche senza linea del cellulare. E poi internet, con tutti i social collegati, le linee dati, i fax. Dalla tarda mattinata di ieri una parte della provincia di Belluno è stata interessata da un guasto che ha coinvolto la Telecom, con una interruzione sulla linea che da Feltre va verso Treviso. A metà pomeriggio si è scoperto che il guasto era localizzato tra Onigo e Montebelluna. In serata la comunicazione di Telecom: il malfunzionamento ha riguardato una cabina di Montebelluna.

Tutto comincia al mattino. Telefonare dal proprio numero fisso verso un cellulare o verso un altro numero fisso è praticamente impossibile: Belluno, Feltre, Pieve di Cadore, Agordo sono le principali località bellunesi dove vengono registrati i primi effetti del guasto.

Chi tenta la telefonata si sente rispondere da una voce registrata che “le linee sono intasate. Si prega di non effettuare al momento ulteriori tentativi”. Una risposta decisamente anomala, che fa presagire un problema di proporzioni sempre più grandi.

Oltre ai numeri privati sono coinvolti i numeri pubblici, dall’ospedale, ai carabinieri, dai vigili del fuoco, ai soccorsi.

Si salvano solo i numeri di emergenza: 115, 118, 112, 113 che viaggiano su una linea diversa da quella che è andata fuori uso. Ma i problemi si sono verificati anche nelle centrali operative dei distaccamenti dei vigili del fuoco di Belluno, Feltre e Pieve di Cadore dai quali non potevano partire le telefonate con prefisso 0437. Così anche per quelle dei carabinieri e della questura, dove ad un certo punto c’erano difficoltà anche con i numeri di cellulare. Identica la situazione, sempre per diverse ore, all’ospedale San Martino e al Suem di Pieve di Cadore. Nelle strutture sanitarie il problema si è verificato soprattutto dalle 13 in poi: i centralini erano praticamente paralizzati, possibili invece i contatti interni tra reparti dove la rete è chiaramente diversa.

E anche i privati non se la sono vista meglio: le aziende, gli uffici (redazione di giornali comprese), gli studi professionali benchè non tutti effettivamente siano stati “disconnessi”. Mai come in questa circostanza diventano fondamentali i telefoni cellulari. Vengono utilizzati di solito moltissimo al posto dei numeri fissi, ma non è così negli uffici, dove sono attive anche le linee dati.

Accade, a dire il vero, che il guasto sembri a macchia di leopardo: qualche telefonata riesce, qualche altra no. E va avanti così per tutto il giorno.

Fin da subito sono intervenuti i tecnici della Telecom, prima di tutto per scoprire il luogo e la natura del guasto, individuato alla fine nella provincia di Treviso.

Praticamente in automatico sono entrati in funzione i sistemi di reinstallamento delle linee, in modo da convogliare su altre reti le informazioni e ridare voce ai telefoni.

Proprio grazie a questi sistemi di correzione è stato possibile limitare il disagio, facendo ritornare in funzione i telefoni un po’ alla volta.

Non sono mancate le telefonate (via cellulare) anche alla nostra redazione, ma non tutte sono andate a buon fine. Molti utenti si sono scontrati infatti con la voce femminile registrata.

E non sono mancate le richieste di informazioni sui social, per chi è riuscito a far funzionare internet.

Alle 20 il guasto è finalmente riparato.

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