Belluno, bocciatura del ponte sul Piave, il Genio civile spiega: «Progetto carente e inadeguato alle norme»

La struttura regionale ricostruisce l’iter del progetto. Il Comune non è riuscito a centrare i tempi e ha perso i fondi Vaia

Alessia Forzin

BELLUNO. Il progetto presentato dal Comune di Belluno per il nuovo ponte sul Piave a Lambioi era «inadeguato ai dettami normativi», carente negli «aspetti tecnici volti a garantire la compatibilità idraulica dell’opera progettata con il regime fluviale in corso di piena» e non avrebbe incrementato la resilienza idraulica del territorio, «requisito fondamentale per accedere ai finanziamenti collegati all’evento Vaia».

Il Genio Civile regionale di Belluno non poteva approvarlo per tutte queste ragioni, e infatti in conferenza dei servizi lo ha bocciato. I progettisti spagnoli vincitori del concorso di idee indetto dal Comune capoluogo per progettare il nuovo ponte hanno dovuto modificare il progetto, che quindi non è stato cantierato in tempo e il Comune ha perso i fondi Vaia. Oggi il ponte, che costerà circa 8 milioni di euro, non è finanziato e bisognerà cercare altrove i fondi necessari.

Le precisazioni sull’iter che ha portato all’approvazione del progetto sono fornite dallo stesso Genio civile regionale di Belluno. «Le richieste di integrazione e revisione di fondamentali aspetti progettuali avanzate dall’ufficio regionale del Genio Civile a seguito della presentazione da parte del Comune di Belluno del progetto di fattibilità tecnica ed economica, in sede di conferenza dei servizi preliminare convocata il 4 dicembre 2020, e del progetto definitivo del nuovo ponte, in sede di conferenza dei servizi convocata il 13 agosto 2021, sono riconducibili ad imprescindibili aspetti tecnici volti a garantire la compatibilità idraulica dell’opera progettata con il regime fluviale in corso di piena», fa sapere il Genio.

«Il progetto originario risultava infatti carente di approfondimento per quanto riguarda tali fondamentali argomenti e pertanto si è reso necessario richiedere le dovute integrazioni per adeguare l’opera al dettato delle Norme Tecniche per le Costruzioni 2018, incrementando altresì la resilienza idraulica del territorio, requisito fondamentale per accedere ai finanziamenti collegati all’evento Vaia».

Le integrazioni al progetto definitivo, «richieste dagli uffici il 31 agosto 2021 e presentate dal proponente il 22 settembre 2021, risultavano inadeguate ai suddetti dettami normativi, così da portare a un primo parere idraulico negativo il 27 settembre 2021, pur nella massima disponibilità delle strutture regionali a rivedere tale parere qualora fossero stati presentati adeguati approfondimenti. A seguito delle ulteriori integrazioni, presentate il 24 novembre 2021, venne espresso parere idraulico favorevole già il 29 novembre 2021, cinque giorni dopo la presentazione delle integrazioni».

Il Genio ricorda che per accedere ai fondi Vaia sarebbe stata necessaria la cantierabilità (produrre l’ulteriore progetto esecutivo, bandire la gara e aggiudicare i lavori) entro il 31 dicembre 2021: «Tempistiche per arrivare alle quali si sarebbe reso necessario un percorso diverso e anteriore a quello effettivamente svolto per sviluppare la progettualità da parte del proponente».

«Si rileva peraltro», conclude la nota, «che alcune delle criticità riscontrate nel progetto avrebbero potuto essere preventivamente risolte, fin dalla fase di emanazione del bando di progettazione, qualora fosse stata avviata un’opportuna concertazione con gli uffici preposti alla sicurezza idraulica del territorio, che non hanno mai negato la loro più completa collaborazione».

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