Belluno: buco alla Bim Gsp, la Lega attacca i vertici societari

Bottacin: «Gli amministratori che hanno fatto il buco vadano a casa»
Il servizio idrico integrato è in difficoltà
Il servizio idrico integrato è in difficoltà
BELLUNO. Se è vero che, alla fine, saranno i cittadini a dover pagare i debiti di Gsp, almeno qualcuno paghi gli errori commessi dal punto di vista politico. La Lega Nord ieri si è riunita per discutere del caso Bim Gsp e a questo punto gli amministratori della società hanno un problema in più. Dopo aver consultato i sindaci di riferimento e cercato di capire le cause del buco, il movimento ha fatto quadrato attorno alla posizione del presidente della Provincia Gianpaolo Bottacin, che chiede un cambio al vertice della società che gestisce il servizio idrico integrato. Il presidente di Gsp e il cda, del resto, sono in scadenza ed è assai improbabile che possano trovare sostegno nel Carroccio, visto che i leghisti sono stati esclusi da quasi tutti i posti di comando della "galassia Bim", se si escludono un paio di posizioni dell'ultimo minuto. Nelle società l'assoluto predominio appartiene agli amministratori del Pdl e il partito ha già deciso di difendere i suoi, passando al contrattacco. Alla riunione della Lega è emerso che il Pdl, in un incontro di inizio settimana, avrebbe deciso di andare allo scontro diretto con Bottacin, per aver tolto all'assessore Pdl Zanolla (che è anche amministratore di Bim Infrastrutture e vicesindaco di Quero) la libertà di gestire l'Ato. La delega in effetti non è mai stata assegnata a Zanolla. Pare che tra i vertici del Pdl circoli l'intenzione di "mandare a casa" il presidente della Provincia. Tenerezze da alleati. La Lega quindi affonda la lama senza esitazioni: «Il movimento condivide la preoccupazione di Bottacin sui conti di Gsp», afferma il segretario provinciale Diego Vello, «a conferma di quanto da lui sollevato un anno fa. Dalla riunione (di ieri, ndr) emerge la volontà di portare al prossimo direttivo provinciale la questione e le problematiche annesse, al fine di definire le linee di indirizzo per una soluzione che dovrà porre attenzione in primis delle ricadute sul cittadino, garantendo la continuità e la qualità dei servizi, ribadendo che ognuno si dovrà fare carico delle proprie responsabilità». Bottacin dovrà organizzare una riunione tra il comitato dell'Ato, Gsp (il cda intero) e i revisori dei conti. Nel frattempo è curioso consultare i sindaci, soci di Bim Gsp e membri dell'Ato: quasi nessuno conosce lo stato finanziario della società e ad ognuno sono stati forniti numeri differenti. C'è solo una certezza: a pagare saranno i bellunesi.

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