Belluno: caserma Toigo, ripresi i lavori
Intanto il personale al comando scarseggia e così pure le risorse
La caserma Toigo in via Col da Ren
BELLUNO.
Sono ripresi i lavori alla caserma Toigo, la caserma dove dovrebbero trasferirsi i vigili del fuoco di Belluno. Dopo uno stop forzato di alcuni mesi, nei giorni scorsi la ditta incaricata dell'intervento, ha ripreso in mano la situazione abbattendo parte di alcuni edifici che costituiscono il complesso. «Speriamo che questo sia l'inizio di un'opera di ristrutturazione che attendiamo da anni», commenta Gianfranco Sommavilla della Uil funzione pubblica dei vigili del fuoco. L'area viene da tempo già utilizzata dal comando provinciale come ricovero di alcuni mezzi in servizio. I lavori erano iniziati nell'estate del 2009 con la bonifica dell'area, operazione che ha richiesto molto più tempo di quanto era stato prefissato. Della caserma Toigo, come sede dei vigili del fuoco, si parla ormai da una decina d'anni, ma ancora non si sono visti i risultati. «Speriamo che questo sia l'avvio definitivo e che almeno si arrivi alla posa della prima pietra. Poi i tempi saranno quelli che servono per la realizzazione», dice tra il rassegnato e lo speranzoso Sommavilla. Ma per i pompieri la situazione, a parte la caserma, continua a non essere rosea. Soprattutto per quanto riguarda il personale. «Stiamo sempre peggio», comunica l'esponente della Uil. «Il personale sta andando in pensione e non viene rimpiazzato. Alla fine del 2010 abbiamo perso sei unità, due amministrativi e quattro operativi, che ad oggi mancano ancora. E intanto chi resta deve coprire anche i turni negli altri distaccamenti fino ad arrivare a 35-40 sostituzioni all'anno. E tra gli addetti intanto aumenta il malcontento. Il personale, dopo un paio d'anni in questo modo, inizia ad essere stanco anche perchè si spera sempre che arrivino i rincalzi e i passaggi di qualifica, invece ci assegnano sempre meno persone di quante ne avremmo bisogno». I tagli ai bilanci dello Stato si sono fatti sentire anche per questo corpo. «L'inizio economico non è stato dei più rosei: l'ordine perentorio è quello di tagliare, di ridurre il budget, e di risorse non ne sono arrivate molte. Speriamo che qualcosa si veda nel corso dell'anno per rimpinguare le casse, altrimenti non credo che riusciremo ad arrivare alla fine. Poi con gli aumenti che ci sono stati anche del carburante, ho l'impressione che potrebbe esserci una ricaduta sul budget a nostra disposizione. Speriamo che le cose vadano per il meglio». Resta ancora da capire se ci sia stato un accordo sul nuovo affitto che il ministero deve pagare al comune di Belluno. All'inizio del 2010, infatti, palazzo Rosso ha quasi triplicato la somma a carico del comando provinciale. Dalla vicenda era nato un contenzioso di cui si occupa l'ente governativo sul territorio cioè la Prefettura e il ministero. Di queste trattative ancora non si conosce l'esito. (p.d.a.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi
Video