Belluno: cresce la presenza degli stranieri
Specie da Polonia, Cechia e Usa. Per i pic-nic arriva il cestino calmierato
A destra turisti per la via principale di Cortina
BELLUNO. «Confortanti i dati sul turismo in provincia di Belluno. Dal 2009 le presenze sono aumentate dell'1.5%, mentre gli arrivi del 2.7%. Mentre nei cinque anni precedenti le presenze avevano avuto una flessione del 7.9% contro una leggera crescita dell'1.2% degli arrivi». Sono parole di cauto ottimismo quelle del presidente della Provincia, Gianpaolo Bottacin per commentare i flussi turistici. Intanto l'assessore Vettoretto sta lavorando con l'Ascom per "sistemare" i turisti della domenica. Si tratta di una sorta di cestino per il pic-nic coi prodotti locali da offrire a prezzo calmierato a quanti preferiscono la gita domenicale al soggiorno lungo. I dati. Il dato che balza agli occhi, sul turismo alberghiero, è quello di un incremento degli stranieri, e di una flessione degli italiani, anche se questi ultimi vanno lentamente crescendo percentualmente. Gli arrivi di stranieri sono passati dai 126.338 del 2004 ai 155.214 dell'anno scorso con un trend di crescita costante. In leggero calo il numero di arrivi degli italiani passati da 356.457 (2004) a 345.549 (2010). Per quanto riguarda le presenze straniere si è passati da 499.667 (2004) a 594.399 (2010), mentre in flessione le presenze italiane (da 1.614.677 a 1.381.615). Per quanto riguarda gli arrivi italiani, i veneti sembrano aver riscoperto la montagna bellunese (da 97.904 nel 2004 a 104.719 nel 2010) mentre in calo emiliano-romagnoli, lombardi e laziali. In aumento i turisti provenienti dal resto della penisola (da 86.818 nel 2009 a 90.214 nel 2010). Per gli stranieri, invece, i tedeschi sono in aumento se si guarda ai sette anni (2004-2010, passando da 32.559 a 36.085), ma in calo rispetto al 2009 (da 36.803 a 36.085). Crescono, invece, polacchi, cechi, statunitensi e sloveni; in calo gli svizzeri. I russi in leggero aumento passano da 2.192 nel 2009 a 2.284. In aumento anche i dati degli arrivi dal resto del mondo (da 46.527 nel 2004 a 63.492 nel 2010, con un aumento considerevole anche rispetto al 2009 quando erano stati 56.480). Il commento. «Abbiamo preso a riferimento i dati degli alberghi, perchè sono quelli più affidabili e perchè si deve puntare ad incrementare il settore alberghiero e non le seconde case. Per quanto riguarda proprio questo settore, l'andamento è positivo per le 4-5 stelle, più fatica fanno le strutture dalle 3 stelle in giù, segno che anche le richieste e i desideri dei turisti sono cambiate», ha precisato il presidente Bottacin che ha, però, voluto rilevare come «anche per Bolzano il flusso turistico non è positivo. Però, il fatto che i nostri dati dimostrano una crescita generale, lascia ben sperare». «Anche le settimane bianche hanno retto bene», ha ribadito l'assessore Vettoretto che ha aggiunto come «la nostra politica intenda puntare sui grandi eventi, che danno riscontri positivi sul numero di presenze e arrivi: col raduno nazionale dei vigili del fuoco e con eurochocolateski a Cortina e con Mengacci a Feltre il nostro territorio ha avuto una grande visibilità a livello mediatico. Così sarà anche col giro d'Italia che abbiamo tanto voluto». I progetti. Bottacin ha ribadito poi l'intenzione di fare squadra anche nel campo della promozione. «Abbiamo 450 alberghi, una marea di consorzi di promozione, abbiamo gli Iat, il nostro sforzo è quello di mettere insieme tutti questi attori per creare un coordinamento unico». E poi ha aggiunto: «Stiamo lavorando per incrementare il turismo a Belluno e vogliamo farlo con gli operatori. Ma i privati ci diano una mano». Infine, sul fatto che l'80% dei turisti che vengono a Belluno poi non tornano, ha precisato: «Questo significa che la promozione funziona, cosa che è in capo alla Provincia, ma se non restano è perchè probabilmente non restano soddisfatti di quello che trovano».
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