Belluno donna, a Feltre lo sportello funziona
FELTRE. In nove mesi di attività, allo sportello di Belluno Donna si sono presentate 41 esponenti del gentil sesso. Dopo i colloqui con le nove volontarie e la psicologa Francesca Quaglia, 28 vittime di violenza fisica o morale tra le mura di casa sono state prese in carico e guidate chi a un percorso di riappropriazione del sé negato, chi a un percorso legale, chi ancora a un orientamento lavorativo per poter sfuggire a ricatti o minacce di tipo economico. In un caso si è reso necessario il trasferimento protetto di un’assistita, che è stata accolta in altro comune.
«Insomma», conferma la psicologa Francesca Quaglia, presente a Feltre ogni lunedì dalle 15 alle 19, «la sede feltrina si dimostra importante, visto che in soli nove mesi abbiamo contattato un terzo di tutte le feltrine che in dieci anni avevano chiesto aiuto alla sede di Belluno, in tutto 91». Il motivo è intuibile: «Le donne soggette a maltrattamenti di vario tipo, sono anche quelle su cui vengono esercitati i controlli pressanti del marito o del compagno», ha spiegato Quaglia. «Il più delle volte le donne feltrine che nel corso degli anni si sono rivolte alla sede di Ponte nelle Alpi non avevano mezzi e sufficiente autonomia per stare lontane da case per almeno quattro ore. L'apertura della succursale di Feltre ha agevolato il percorso di affrancamento da situazioni non più sostenibili da parte di tante utenti».
«In 36 giornate pari a 180 ore di attività, i contatti telefonici sono stati 63», sottolinea Quaglia. «Quelli personali 54. Le consulenze legali sono state richieste per dieci casi e l'orientamento lavorativo è stato predisposto per 12 donne. Non è mancata l’erogazione di 219 buoni acquisto, considerate le situazioni di “povertà” in cui versano molte donne. Buoni che sono serviti per l’acquisto di biglietti dell'autobus, schede telefoniche, benzina e materiale scolastico per i figli».
Un tale impegno di energie e risorse non è risarcito a livello pubblico. «Non ci fosse il Centro Servizi del Volontariato, non potremmo operare», dice Quaglia, che per il mantenimento del Centro prospetta una spesa di 180 mila euro annui. «Ma il servizio deve rimanere», le fa eco la vice sindaco di Feltre, Sabrina Bellumat, che celebra la giornata contro la violenza sulle donne e impegna il Comune a garantire la continuità dello sportello.
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