Belluno, escrementi e graffiti deturpano Sottocastello

i residenti esasperati chiedono più sorveglianza

BELLUNO. Il fossato di via Sottocastello. Non si vive da re o da regine, in una delle stradine più caratteristiche del centro storico. Appena sotto piazza dei Martiri, meglio essere stati degli slalomisti da giovani, per evitare i ricordini lasciati da tanti cani con il padrone maleducato o senza paletta e sacchettino. Quanto all'arte contemporanea, non c'è un muro che non sia rovinato dalla vernice spray. I writer più scatenati sono “Iraq” e “Pxico”. Pur essendo ancora anonimo, quello con lo pseudonimo di origine mediorientale è tristemente famoso anche per aver imbrattato l'affresco del ’600 sul capitello della Madonna bianca di via Sanfor. Sull’altra riva del Piave, accanto a Col Cavalier. La decina di famiglie residenti è alle mani nei capelli e chiede almeno una telecamera.

La Polizia locale ha aumentato i controlli, ma ormai le lamentele arrivano fino a palazzo Rosso e si cerca una soluzione più efficace e magari definitiva. Il “Grido” che ha pitturato le giostre, il monumento ai caduti in Russia del parco Città di Bologna e il muro della scuola elementare Gabelli è stato beccato proprio grazie alla sorveglianza e provvederà a ripulire con il bruschino e l’olio di gomito: «La telecamera più vicina a noi è dalle parti delle scalette, ai piedi del Comune e non vede la nostra via», spiega Romina Acrania, «ce ne vorrebbe una anche qui, perché quanto si sta facendo non basta. I vigili urbani passeranno anche più spesso, ma gli effetti di questa loro maggiore presenza non si vedono, purtroppo. L’emergenza riguarda soprattutto i nostri bambini: ho una figlia piccola e devo stare attenta a dove metto i piedi o le ruote del passeggino, perché si rischia di rimanere impantanati».

Sono previste delle multe fino a 50 euro per chi non rimuove gli escrementi del proprio quadrupede domestico, ma non basta nemmeno questo: «Mi è capitato di prendere un’ammenda, perché magari non avevo parcheggiato nel migliore dei modi la macchina, mentre vedo che la stradina è sempre sporca: evidentemente la sanzione minacciata non è abbastanza convincente. Combattiamo ogni giorno con chi porta a spasso la bestiola di casa e tutte le volte dimentica di ripulire».

Inutile tinteggiare le pareti delle case. Per esempio, quei tre appartamenti a schiera avrebbero la parete esterna di colore giallo, ma ormai è qualcosa che s’intuisce: «Qualche vicino si prende la briga di ridipingere ogni volta che i vandali organizzano un raid, mentre noi abbiamo perso la speranza. Non ha senso spendere altri soldi, con tutti quelli che già paghiamo di affitto o di mutuo. La zona sarebbe bellissima e di grande pregio, ma in queste condizioni come puoi pensare che gli immobili valgano chissà cosa? L’unica possibilità che abbiamo è quella di dotarci di almeno una telecamera e possibilmente parecchio sensibile, perché qui la sera è sempre molto buio. La verità è che c’è d’aver paura, anche in una città come la nostra. Non sai mai chi puoi incontrare e siamo in pieno centro. Ci aspettiamo che l’amministrazione comunale ci venga incontro in qualche maniera, perché così non si può andare avanti». (g.s.)

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